Tempo di lettura: 3 minuti

Lacedonia, comune dell’Alta Irpinia, in provincia di Avellino, è una delle sette tappe scelte da Legambiente nazionale nell’ambito dell’iniziativa “Voler Bene all’Italia”, alla scoperta dell’Italia green nei piccoli comuni.

L’appuntamento è per giovedì 29 maggio con inizio alle ore 9.30 in piazza Francesco De Sanctis.

Un’iniziativa di Legambiente che mette in evidenza come la transizione ecologica nei piccoli comuni, grazie alle rinnovabili, all’economia circolare, agroecologia e al turismo sostenibile contribuiscono a invertire la rotta dello spopolamento.

Quest’anno la storica manifestazione è promossa anche con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell’UNCEM e della Fondazione Symbola.

Le tappe 2025 dal 29 maggio al 4 giugno sono: giovedì a Lacedonia (AV) e Arcidosso-Montelaterone (GR), venerdì a San Gemini (TR), sabato a Pomaretto (TO), domenica a Roccamorice-Caramanico (PE), lunedì a Rignano Garganico-Monte Sant’Angelo (FG) e mercoledì a San Sostene (CZ).

La giornata altirpina si aprirà con i “Laboratori in piazza Green Energy Revolution” con le classi dell’Istituto Omnicomprensivo Statale “Francesco De Sanctis” di Lacedonia.

Seguiranno i saluti di benvenuto: Antonio Di Conza sindaco di Lacedonia e Mariateresa Imparato presidente Legambiente Campania.

Intrattenimento musicale a cura della Banda musicale Comune di Lacedonia. Alle ore 11.00 premiazione “Green workers” Lavoratrici e lavoratori per la transizione ecologica. Alle ore 12.00 Microfono aperto a istituzioni, imprese, sindacati e associazioni sul tema “Restare, Partecipare, Innovare”.

Le conclusioni sono affidate a Stefano Ciafani presidente Legambiente. Il sindaco di Lacedonia, Antonio Di Conza commenta così la scelta di Legambiente: «Siamo fieri di ospitare questo evento di carattere nazionale a Lacedonia. Sarà l’occasione per richiamare l’attenzione sulle aree marginali del territorio nazionale, dove spesso vengono attuate politiche attente in materia di transizione ecologica, oltre che di promozione e valorizzazione territoriale delle quali, però, spesso non si parla. I piccoli comuni – aggiunge Di Conza – con il loro patrimonio culturale e antropologico da preservare, sono spesso esempio di buone pratiche, di modelli di accoglienza e di inclusione sociale rispondenti alle esigenze della vita sociale di ognuno, nonostante le difficoltà nel garantire livelli di servizi adeguati, oltre che opportunità di crescita individuale.

Parleremo della costituzione della nostra CER (Comunità Energetica Rinnovabile): si tratta di un nuovo modello per produrre e distribuire energia in un’ottica di partecipazione democratica tra cittadini, imprese e istituzioni.

Sarà anche l’occasione per parlare di temi importanti e delicati che a nostro parere hanno dei vulnus normativi che vanno affrontati: dalla validità delle convenzioni eoliche alla pianificazione per l’individuazione delle aree idonee, strumento fondamentale per promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili in modo ordinato e sostenibile».