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Arrivato il caldo torrido, arriva puntuale anche l’emergenza idrica.
Da comuni dell’Irpinia, come quelli della fascia del Partenio arriva l’allarme, già ieri sera rubinetti a secco, presagio dell’ennesuma estate a secco.

il calo delle portate dalle sorgenti prefigura “una nuova emergenza idrica estiva”, anche se la società Alto Calore  dice di essere al lavoro per prevenire una crisi simile a quella del 202.

 Riduzione del flusso dalle sorgenti, dovuta a precipitazioni insufficienti nei mesi invernali e primavera,  Strutture datate e rete fatiscente: perdite idriche e infrastrutture obsolete aggravano la situazione, chiaramente aggingendo anche le particolari condizioni climatiche cspingendo verso periodi prolungati di siccità .

Comuni e associazioni civiche spingono per un “piano estivo d’emergenza”, sollecitando investimenti nelle sorgenti, nei serbatoi e nella manutenzione delle reti interne.

Le soluzioni prospettate nei mesi scorsi però restano tutte inevase, dalla piparazione delle reti con la sostituzione tubature usurate, isolamento delle perdite e controllo proattivo dei punti critici, così come Interventi sui punti di sorgente per il miglioramento della captazione e dell’accumulo in serbatoi.

Se le fonti restano con portate basse e le infrastrutture non vengono sistemate, rischiamo razionamenti idrici, interruzioni nella distribuzione e necessità di autobotti, come già avvenuto nel 2024. Siamo di fronte ad un’allerta reale.

 E sono attese anche le ordinanze comunali anti-spreco, con misure restrittive per l’uso dell’acqua nelle abitazioni.