- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Continua la fastidiosa pantomima messa in atto sulla pelle dei cittadini sulla questione ospedale di Solofra, che evidenzia la condizione comatosa in cui versa la classe dirigente di questa provincia.

Solofra in Azione constata che il Landolfi, anche alla luce degli errori di questa amministrazione comunale, è diventato non il luogo di una battaglia necessaria a garantire un servizio ai cittadini, ma il nuovo vessillo di uno scontro ideologico  su cui impostare la campagna elettorale per le prossime elezioni comunali.

per noi solo vantaggi,  conserveremo tutti i reparti e da piccolo ospedale generalista ci specializziamo” cosi si esprimeva  nell’aprile del 2018 l’amministrazione comunale di Solofra nell’annunciare il passaggio del presidio ospedaliero di Solofra dall’Asl Avellino all‘Azienda Moscati, senza comprendere che proprio quel passaggio ha decretato la fine del Landolfi, per come la comunità solofrana lo ha sempre conosciuto.

La incapacità ed il populismo di questa classe dirigente, locale e regionale, ha creato le condizioni perché in silenzio e negli anni si smantellasse un presidio che contava circa 22mila accessi all’anno e vantava reparti ben funzionanti ed all’altezza delle sfide della modernità.

Immaginare, oggi, che i problemi del Landolfi si risolvano con la diatriba sul Pronto Soccorso o con la inutile promessa di stanziamento di risorse per soli 4 posti di terapia intensiva, senza che ciò sia legato ad un piano aziendale serio e definitivo che immagini un futuro credibile per la struttura, è una scelta frutto di miopia ed insensibilità verso i bisogni della popolazione e si concretizzerà nell’ennesimo inutile spreco di risorse.

Salvare il Presidio Ospedaliero Agostino Landolfi di Solofra, non può significare solo organizzare manifestazioni per salvare il Pronto Soccorso dello stesso, ma significa prendere atto delle responsabilità che gravano su questa classe dirigente, locale e non, e saper guardare oltre, mettendo al centro il salvataggio del presidio ospedaliero, di cui il Pronto soccorso è solo un elemento.

Il comitato di Solofra in Azione – dichiara il referente Saverio Vignola –  “ritiene necessario slegare la battaglia sul Landolfi dalle logiche populiste, che hanno infettato  gran parte della classe dirigente di questo paese,  cercando di indicare  quali sono le migliori soluzioni possibili su una questione  che incide sul tessuto sociale di tutta la valle dell’irno”.

Considerando ormai irreversibile il passaggio del Landolfi alla Azienda ospedaliera Moscati, riteniamo  di buon senso che tale presidio si doti di strutture di servizio ai cittadini che siano alternative e complementari  all’Ospedale Moscati, come ad esempio: medicina del lavoro, terapia del dolore, ambulatori delle varie disciplina medico chirurgiche, (day surgery e day hospital), lungodegenza,  ed un polo pubblico  di riabilitazione di cui tutto il territorio irpino è privo.

Sono questi gli investimenti che Azione ritiene utili per contribuire a salvare il Presidio Ospedaliero  e per uscire da una logica di scontro, che reca danno ancor maggiore alle comunità della valle dell’irno.

“Sul Landolfi – dichiara Paolo Zinco referente provinciale di Azione per la sanità – occorre cominciare a dire parole di verità ed inchiodare alle proprie responsabilità quella parte di politica che, alimentando il fuoco del populismo, continua nella logica dello scarica barile utile solo a coprire i propri errori e le proprie incapacità; compito della politica è quello di proporre soluzioni ai problemi, creando le condizioni perché nel prossimo futuro le amministrazioni elette non tradiscano la fiducia accordata loro dai cittadini”