In un momento segnato da fenomeni di criminalità a partire dalla città capoluogo, le parole e i gesti delle istituzioni assumono un peso particolare.
Il Procuratore della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma, il Prefetto di Avellino, Rosanna Riflesso, il Commissario straordinario del Comune, Prefetto Giuliana Perrotta, hanno dato segnali concreti di volontà di intervenire, ciascuno con il proprio ruolo, per rafforzare la legalità anche attraverso attività di prevenzione., la fiducia dei cittadini e la correttezza nella gestione pubblica.
Lo hanno fatto nel corso di una tavola rotonda promossa dal direttore Gianni Festa, in occasione dei 25 anni dalla nascita del quotidiano da lui fondato, “Il Corriere dell’Irpinia”.
Il Procuratore Airoma ha più volte richiamato l’attenzione su episodi che, se apparentemente isolati, potrebbero essere campanelli d’allarme: “non dobbiamo essere vigili solo quando ci sono spari per strada, ma essere pronti ai focolai” nelle varie forme di illegalità, uno dei principi del capo dei Magistrati irpini.
“Quello che colpisce, in modo particolare, è questo smarrimento del senso del giusto, di ciò che è bene e di ciò che è male”, ha detto Airoma. “La facilità con cui si compiono certi gesti lascia profondamente sconcertati. Non è un discorso retorico: quando il fenomeno è diffuso e trasversale, non riguarda soltanto alcune categorie, determinati ceti o specifici quartieri; riguarda tutti. Questo interpella l’intera città e rappresenta un problema di carattere sociale, politico, culturale e morale, perché riguarda il fondamento stesso su cui si costruisce un consorzio civile. Quali possono essere le soluzioni? Come aiutare la società, i giovani, tutti noi?”.
Quindi un monito da parte del Procuratore: ““Dissociandomi dal gigantismo giudiziario, posso solo dire che oggi manca qualcosa di essenziale: la guida. Non abbiamo bisogno di capi popolo, ma di persone formate, orientate, in grado di essere punti di riferimento. Questo richiede impegno costante e sacrificio”.
A fare eco alle parole di Airoma, quelle del Commissario Perrotta: “Parlare di legalità è oggi quanto mai pertinente, nonostante se ne parli già molto: di diffusione della legalità, di educazione alla legalità, di cultura della legalità, ma anche di illegalità diffusa. E spesso si è pensato di porre rimedio attraverso i cosiddetti protocolli di legalità, molto in voga negli anni scorsi. Si pensava che, attraverso il coinvolgimento dell’intero territorio, si potesse avviare un processo di condivisione e di rispetto della legalità. Tutti questi protocolli ruotavano intorno a un principio cardine: la prevenzione. Si pensava che fosse fondamentale puntare su di essa. La prevenzione è infatti un concetto importante, riconosciuto anche dalla Costituzione in ambito sanitario, ma con valore generale. Forse è il momento di cominciare a porci domande nuove e cercare soluzioni diverse.