Un ritorno in scena che, volente o nolente non passerà inosservato. L’ex sindaco Gianluca Festa ha annunciato per mercoledì 29 luglio un incontro al Viva Hotel di Avellino con l’obiettivo – dichiarato – di fare chiarezza sulle ragioni che hanno portato alla sfiducia del sindaco Laura Nargi, sua ex vicesindaca ed ormai anche ex storica alleata politica.
In principio i beninformati dicono che Festa avrebbe voluto svolgere un’Assemblea pubblica direttamente in Piazza Libertà, per parlare al cuore della città. Poi ha optato per l’incontro in una sala convegni e rispetto alla prima data indicata, sempre da ambienti politici vicino all’ex sindaco, quella di questo fine settimana, si è deciso di far passare anche sette giorni.
Una mossa che arriva in un momento di profondo disorientamento per la città, ancora scossa dalla caduta dell’amministrazione comunale che, se tanto improvvisa non è stata, è comunque arrivata quasi un anno prima della prossima finestra elettorale per le comunali. Per un città un lasso di tempo infinito, certo reso meno amaro all’ascolto della prime parole del Commissario Straordinario Giuliana Perrotta e della determinazione che ha mostrato.
Sui social, ormai vero e proprio termometro degli umori delle comunità, l’arrivo della Rappresentante di Governo è stato salutato con favore e le sue prime parole, come detto, hanno rasserenato i più scettici.
E non passa nemmeno inosservato come il dibattito acceso sui social in questa fase boccia senza appello proprio Gianluca Festa. Centinaia di utenti, certamente una parte riconducibili a schiaramenti politici opposti all’ex sindaco, si interrogano sulla reale natura dello strappo tra i due protagonisti della politica avellinese degli ultimi anni. I commenti non sono teneri verso Festa e i suoi sodali, nemmeno da chi in passato ha difeso sempre e comunque il “suo sindaco”.
Il sospetto diffuso tra i cittadini è che la sfiducia sia stata più un’operazione di opportunismo politico che una reale presa di posizione per il bene della città. C’è chi parla di “tradimenti”, chi di “riposizionamenti elettorali” in vista delle prossime regionali e quindi comunali, e chi denuncia un clima di totale sfiducia verso l’intero sistema politico locale.
Festa, dal canto suo, ha promesso che il suo non sarà un comizio, ma un momento di verità”. Parole che lasciano intendere un discorso acceso, forse con nuovi attacchi diretti all’ex collega di giunta .E non solo.
In attesa dell’assemblea, una cosa è certa: Avellino è stanca di guerre intestine e giochi di potere. E se mercoledì ci sarà davvero chiarezza o soltanto un altro capitolo di una saga politica senza fine, lo decideranno i fatti.