- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

“Non riusciamo a capire perché si sia lasciata spegnere così”.

Giorgio Perinetti, papà di Emanuela, ha parlato alla Gazzetta dello Sport a pochi giorni dalla tragica perdita della figlia ( LEGGI QUI)

Lottava contro l’anoressia, ma non riusciamo a capire, non riusciamo a capire. I  medici hanno fatto il possibile, sono stati bravissimi”, continua a raccontare l’uomo che una decina di giorni fa è stato chiamato da Milano: Emanuela era stata ricoverata al Fatebenefratelli dopo una caduta in casa. Il suo corpo era ormai gracile e debole.

“Da tempo stava lottando contro l’anoressia- dice ancora Perinetti alla Gazzetta- Lei si preoccupava per me, e mi diceva che tutto andava bene. I professionisti che la seguivano le piacevano, ma forse lo diceva solo per tranquillizzarmi, perché quello preoccupato ero io”.

Il ricovero e le cure sembravano funzionare, tanto che lunedì Perinetti è sceso ad Avellino. Racconta: “Martedì mi hanno chiamato, venerdì (oggi, ndr) sarei dovuto tornare da lei per fare il punto“. Amava il suo lavoro, era felice. ( Emanuele era una manager, considerata dal 2018 tra le 150 donne più influenti nel mondo digital italiano ndr). Le avevo detto di una promessa fatta alla mamma per vederla guarire e lei mi diceva che ce l’avrebbe fatta. Invece l’altro giorno, quando mi ha detto che aveva “parlato” con lei, ho capito che non c’era più nulla da fare”.
Perinetti conclude: “Mi chiedo come sia possibile spegnersi così, senza nessun problema economico, professionale o sentimentale”.

Questo pomeriggio in una gremita Basilica di Sant’Eustorgio l’ultimo saluto alla 34enne, alla presenza di tanti esponenti del mondo del calcio, mentre fuori dalla chiesa sono state lasciate due corone di fiori dell‘As Roma e della curva sud Avellino, il cuore del tifo caldo biancoverde che ha voluto così mostrare tutta la propria vicinanza al dirigente.

In rappresentanza del comune di Milano l’assessore allo sviluppo economico e alle politiche del lavoro, Alessia Cappello, che si occupa del progetto di Mentorship del comune, di cui faceva parte proprio la Perinetti.