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Monteforte Irpino- E’ stata sequestrata la cartella clinica di Teresa Giannetti, la donna di 39 anni di Monteforte Irpino deceduta a causa di un arresto cardiocircolatorio. Il provvedimento è stato disposto a seguito della denuncia presentata dai familiari della giovane mamma che era in attesa del secondo figlio ed era al quarto mese di gestazione. Il marito, il padre, un carabiniere in pensione, ed il fratello, anche lui in servizio presso l’Arma, nutrono dubbi su come la donna sia stata assistita dal momento dell’arrivo del 118 presso l’abitazione di via San Giovanni a Monteforte e il trasporto presso il pronto soccorso del nosocomio di Avellino.

Secondo una prima ricostruzione pare che la donna non sia stata intubata subito dai medici dell’ambulanza. Probabilmente l’ambulanza non era quella del tipo con il respiratore, apparecchiatura necessaria per questo tipo di chiamate. La giovane infatti stava avendo una grossa crisi respiratoria. Sempre secondo indiscrezioni, pare che la trentanovenne fosse arrivata  al Pronto Soccorso in una fase molto grave e  qualcuno ritiene che fosse già in arresto cardiaco.

E’ questa la prima conseguenza dell’embolia polmonare che è accompagnata da un dolore acuto al torace e da mancanza di ossigeno che genera ipossia e che, se invasiva, purtroppo, provoca l’arresto. In gravidanza  ci sono possibilità in cui il fattore protrombotico possa comparire con conseguenze piuttosto serie se non mortali. Questo è un dato. C’è poi da fare una serie di valutazioni. La domanda a cui in queste ore i familiari di Teresa Giannetti chiedono una risposta è se non sia trascorso troppo tempo tra l’arrivo dell’ambulanza, la corsa in ospedale e la decisione di intubare la giovane,

Il tentativo ultimo dei medici del pronto soccorso di procedere ad un taglio cesareo pare sia stato deciso quando la gestante era già intubata e la situazione era diventata disperatissima. Di prassi, in questi casi, il medico è tenuto a fare l’impossibile per salvare il bambino. Intanto la salma   si trova presso la sala mortuaria  del Moscati. Nella giornata di mercoledì dovrebbe essere effettuata l’ autopsia.