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Salerno – Vanta oltre 140 mila followers su Instagram ed è un punto di riferimento per numerosi brand. Originaria di Mirabella Eclano ma residente a Salerno, Mafalda De Simone, 25 anni, è un’influencer molto attiva sui social con un profilo dedicato principalmente alla moda e al beauty. 

Un vero e proprio lavoro quello dell’influencer, una forma di business all’avanguardia che spinge molti giovani a tentare di avere successo.
Durante il periodo clou dell’emergenza sanitaria da Covid-19, gli influencer hanno avuto un ruolo sociale fondamentale, diventando sempre più dei punti di riferimento per la diffusione di messaggi positivi e di sensibilizzazione sociale. C’è chi ha deciso di intrattenere la propria audience dando consigli di bellezza e salute, chi ha parlato a cuore aperto delle proprie difficoltà nell’affrontare l’isolamento forzato, e chi ancor più, ha promosso e/o dato vita ad iniziative benefiche.
Mafalda si è raccontata ai microfoni di Anteprima24, soddisfatta di essere riuscita a trasformare la sua passione in un lavoro. Scopriamo insieme, attraverso la sua intervista, cosa significa essere Influencer, quali sono le peculiarità e com’è stato far fronte al lockdown.

Come si diventa Influencer? E cosa ti ha spinto ad investire su questa professione?
Non c’è una ricetta generale per diventare influencer, sul web ci sono esempi di persone che svolgono questo lavoro che hanno iniziato nei modi più disparati. Ad andare avanti mi ha spinto la gratificazione e i rapporti di stima reciproca che ho costruito con i miei follower. Ogni giorno cerco di dare il massimo per fornire ai miei fan suggerimenti sinceri sui prodotti che ho modo di provare e brand con cui entro in contatto, cercando sempre di mantenere una mia identità e originalità.

Quanto conta per te quel numerino in alto a destra sul tuo profilo Instagram?
Il numero di followers è un parametro importante ma da solo non individua la qualità dei contenuti del profilo di un influencer. E’ importante infatti che ci sia coinvolgimento tra l’influencer e i follower per costruire una community di fan attivi e legati sinceramente ai contenuti pubblicati. Questo parametro infatti viene attentamente valutato dalle aziende quando scelgono di intraprendere una collaborazione nella pubblicizzazione di un brand.

Ti aspettavi questo successo? Qual è il segreto?

Il mio percorso ha avuto inizio dall’estate del 2016, tutto è cominciato per gioco condividendo scatti inerenti outfit, makeup e ottenendo sempre maggior riscontro, così mi sono resa conto di volerlo fare seriamente dedicandomi ogni giorno alla costruzione del mio profilo Instagram. Sono man mano entrata in contatto con diverse aziende per le campagne di promozione dei loro prodotti riuscendo a conquistare la fiducia di molte persone. Non credevo di raggiungere questi livelli.

Come si ha la reale percezione di esser diventata un’influencer? Quando puoi definirti tale? 

Quando i brand iniziano a contattarti per proporti collaborazioni.

E’ una professione per tutti? Che caratteristiche bisogna avere? 

Potenzialmente per molti, ma non per tutti, in quanto richiede impegno, costanza ed empatia.

A livello pratico, cosa fa l’influencer? 

Nell’opinione comune si è radicata l’idea che il lavoro di influencer significhi soldi facili, in realtà dietro le quinte c’è lavoro piuttosto impegnativo che non sempre traspare. Si parte dai contatti con le aziende per la formulazione dei contratti di collaborazione, bisogna organizzarsi con i fotografi e video-maker per la produzione del materiale che sarà poi pubblicato, facendo spesso fronte alle difficoltà logistiche per le location fotografiche e spesso bisogna avere la forza di sorridere e apparire in forma anche se magari quel giorno non è dei migliori. Queste difficoltà a fine giornata vengono ripagate dalla gratificazione di aver svolto il proprio lavoro e aver creato un contenuto originale che possa essere di aiuto agli altri.

Quanto condizioni i tuoi seguaci? Hai una reale percezione?

Il condizionamento c’è e si percepisce, soprattutto quando lo scambio di informazioni avviene in maniera sincera, oggettiva ed imparziale nonostante questo spesso sia piuttosto difficile fare, in quanto da un lato bisogna fare gli interessi del brand, dall’altro mantenere comunque un’elevata sincerità nei confronti dei follower.

Qual è la differenza tra un influencer e un normale utente di Instagram, Facebook che condivide stati, foto e post in base alle proprie preferenze?

La differenza netta la fa l’aspetto commerciale, quindi i contatti con i brand seguito dal numero dei follower e dalla qualità dei contenuti che spesso negli utenti medi sono meno curati.

Si può costruire un futuro lavorando esclusivamente come influencer?

Con certezza possiamo affermare quello che sta accadendo attualmente, ossia che può essere un vero e proprio lavoro, ma nessuno di noi ha la palla di vetro per predire il futuro; nonostante ciò ci sono esempi che ci permettono di pensare che sarà una professione molto importante nel prossimo futuro in quanto strettamente correlata allo sviluppo del web la cui importanza è stata confermata da questo periodo di lockdown.

Da qualche anno stanno prendendo piede altre piattaforme, ad esempio Tik Tok. Pensi possano rappresentare dei trampolini di lancio (per chi vuole intraprendere questa carriera) come Instagram o sono solo di ‘passaggio’?

Attualmente Tik Tok è una piattaforma per lo più ludica, divertente, nonostante sia molto seguita secondo me non mette in evidenza il ruolo dell’influencer. Anche io ho un mio profilo Tik Tok su cui condivido video divertenti. 

Tanti i ragazzi che aspirano a questa professione, alta la competizione, ma tanti anche coloro che pur di diventare influencer a tutti i costi acquistano i follower. Cosa pensi in merito a questo?

Senza dubbio è un ruolo molto ambito anche se spesso ci si dimentica del lavoro e delle difficoltà che si celano sotto la punta dell’iceberg, infatti, molti cercano scorciatoie che in un primo istante possono illudere. Io credo che questa strada sia sbagliata, bisogna puntare sulla qualità e non sulla quantità. 

Prima di concludere non posso non chiederti come hai trascorso questo periodo di lockdown. Molte le persone che hanno utilizzato, ancor più, i social per tenersi informati ma anche impegnati durante il periodo di clou dell’emergenza da Covid-19. E’ aumentata anche la necessità di comunicare, di condividere contenuti. Come possiamo definire il ruolo degli influencer in un momento storico così delicato come quello che stiamo vivendo? 

Purtroppo siamo stati testimoni di questo singolare evento che non ha potuto fare altro di rafforzare il ruolo dell’influencer, in quanto ha imposto a milioni di persone di stare a casa obbligandole indirettamente a fluire delle piattaforme social. 

Abbiamo visto dei tuoi scatti a Benevento… che rapporto hai con la città? 

Mi piace molto fare degli shooting a Benevento, spesso con il fotografo ci organizziamo per scattare, ci sono degli scorci davvero meravigliosi.

Progetti per il futuro?

Ci sono tantissimi nuovi progetti da attuare con importanti aziende della moda e del beauty, ci stiamo lavorando. Non vi resta che seguirmi per scoprirlo!.