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Avellino – E’ in corso il corteo di studenti, dirigente scolastica, docenti e genitori degli alunni  del liceo scientifico Mancini. Sono almeno 500 i manifestanti che con striscioni e cori rivendicano una soluzione immediata alla loro urgenza di ritornare a scuola.

Indice puntato contro  il Presidente della Provincia Domenico Gambacorta dove si stanno dirigendo, dopo avere attraversato le strade principali della città. Dopo il sequestro della scuola,disposta dalla Procura perchè ritenuta a rischio ,ancora manca una indicazione certa da parte dell’Ente di Palazzo Carcciolo.

La dirigente Silvana Agnes, facedosi anche portavoce delle richieste delle famiglie dei 1200 alunni che frequentano il liceo, ha ribadito il suo secco no ai doppi turni puntando sul dissequestro della struttura.

Sono passati ormai giorni dal sequestro della scuola e la situazione sta degenerando minuto per minuto. La provincia non dispone di altre strutture dove poter ospitare circa 1200 alunni; la divisione degli studenti in diversi plessi è oggettivamente un’utopia, considerando i disagi che arrecherebbe ai professori per gli spostamenti di classe in classe. Ciò che, tuttavia, è veramente tangibile è la possibilità di effettuare un dissequestro. Va t cancellata ormai la possibilità di fare doppi turni, che creerebbero nuove forme di protesta da parte di tutta la popolazione scolastica visto che, inevitabilmente, sarebbero poi coinvolte altre famiglie ed altri alunni – spiega uno dei ragazzi in corteo Gianmarco MieleSiamo molto preoccupati, i giorni passano  e il diritto allo studio pare sempre più lontano, proprio per questo noi studenti ci batteremo con tutte le forze per far sì che sia garantito uno dei punti cardini della nostra formazione”.

Gli avvocati della Provincia hanno già presentato il ricorso al Tribunale del Riesame contro l’istanza di sequestro del liceo scientifico Mancini di Avellino. Troppi sono i dubbi che emergono dagli esiti della perizia dei consulenti della Procura. Una relazione che andrebbe in netto contrasto con la perizia redatta dall’ingegnere Luigi Petti lo scorso mese di maggio. Intanto gli studenti del “Mancini” sono in balia delle onde e chiedono risposte concrete.

Questa mattina dopo l’interfaccia in Provincia una delegazione del Mancini tornerà di nuovo in Prefettura per incontrare il rappresentate di Governo Tirone.