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Avellino – Nei giorni scorsi era stata sollevata, da parte dei consiglieri Livio Petitto e Laura Nargi, la questione delle mense scolastiche ad Avellino. In attesa della sentenza del Tar a cui nei giorni scorsi si è rivolta una ditta che ha partecipato alla manifestazione d’interesse.

“Nell’ultimo Consiglio Comunale – spiega l’assessore Michela Mancusi – Ho comunicato che in data 19 settembre sarebbero stati discussi al Tar i ricorsi di due ditte partecipanti alla gara e non che sarebbe arrivata la sentenza”. “Inoltre non si tratta di un contenzioso tra le ditte bensì di ricorsi avanzati dalle ditte in merito all’esclusione dalla gara delle ditte da parte del Comune – continua l’assessore Mancusi – Mai ho riferito in Consiglio Comunale che il servizio sarebbe partito immediatamente bensì ho parlato di necessità di procedere alla proposta di aggiudicazione provvisoria a seguito di determinazioni del Tar. Non è vero che il Tar ha legittimamente posticipato la sentenza” non è l’informazione corretta ricevuta dall’ufficio pubblica istruzione che si è limitato ad informare il Consigliere di dover attendere la comunicazione della decisione del Tar per procedere”.

“In merito alla proposta di affidamento temporaneo max 1 mese con acquisto su MEPA non sarebbe stato possibile in quanto l’importo previsto per la fornitura dei pasti per un mese avrebbe comportato un importo di spesa superiore a 40.000 euro e quindi sarebbe stato necessario procedere ad una nuova gara anche sul MEPA con ulteriori lungaggini temporali e procedurali. Pertanto, tale proposta non rappresenta una soluzione al fine di accelerare i tempi di inizio del servizio. L’amministrazione intende garantire il servizio nel più breve tempo possibile e tutelare l’utenza attraverso procedure amministrative e di legge che assicurino la migliore offerta tecnica ed economica – incalza Mancusi – Nelle necessità che sia garantita una corretta informazione l’amministrazione comunale intende costruire un dialogo costante e diretto con il “Comitato Mensa”rappresentato dai genitori eletti in ogni plesso scolastico al fine di garantire un’informazione chiara e trasparente, ridurre la distanza tra Scuola, Istituzioni e Famiglie e far fronte alle esigenze e i bisogni della città”.