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Era il 23 Novembre del 1980, quando alle ore 19:34:52 la terra tremò; un sisma di magnitudo 6,9 (X grado della scala Mercalli) causò circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e, secondo le stime più attendibili, 2.914 morti. A quarant’anni da quel terribile momento, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricorda il terremoto che “devastò l’Irpinia e la Basilicata, colpendo anche parte della Puglia“.
Nella ricorrenza del più catastrofico evento della storia repubblicana desidero anzitutto ricordare le vittime, e con esse il dolore inestinguibile dei familiari, ai quali esprimo i miei sentimenti di vicinanza. Anche il senso di comunità che consentì allora di reagire, di affrontare la drammatica emergenza, e quindi di riedificare borghi, paesi, centri abitati“.