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Un rigore trasformato da Guendouzi al 92’ regala alla Lazio la vittoria sull’Avellino nel terzo memorial “Sandro Criscitiello”. Un test equilibrato, che ha visto i biancoverdi tenere testa ai capitolini fino all’ultimo secondo, sfiorando il pari che avrebbe portato la sfida ai calci di rigore.

Primo tempo combattuto

Biancolino sceglie una formazione ambiziosa, schierando Favilli e Crespi in attacco, con Russo alle loro spalle. Tra i pali c’è Iannarilli, mentre la linea difensiva vede Milani e Cancellotti sugli esterni, Manzi ed Enrici al centro. In mezzo al campo spazio a Palumbo, Palmiero e Sounas. Assenti per infortunio Cagnano, Patierno, Rigione e Simic.

La prima vera occasione è della Lazio, con Zaccagni che al 10’ trova una deviazione di Manzi in corner. L’Avellino risponde con Favilli, ma al 25’ spreca una buona occasione. Subito dopo, Castellanos va in gol, ma il direttore di gara annulla per una spinta su Cancellotti, decisione molto contestata. Al 44’ Gila colpisce la traversa sugli sviluppi di un corner.

Ripresa ricca di cambi ed emozioni

Biancolino cambia volto alla squadra nella ripresa: dentro Insigne, Kumi, Lescano e Panico. Al 52’ Vecino ci prova, ma non trova lo specchio. Al 60’ Palumbo impegna Provedel su punizione, mentre cinque minuti dopo Lazzari sfiora il vantaggio per i biancocelesti.

L’Avellino, però, non molla: all’82’ Campanile sfiora il colpo di testa vincente, mentre Lescano ci prova in acrobazia. Sembra fatta per i rigori, ma in pieno recupero Noslin conquista un rigore contestato. Guendouzi non sbaglia e firma l’1-0 definitivo. Una sconfitta amara per i lupi, che escono comunque a testa alta da un test probante contro un avversario di spessore.

📸 Foto credit: Sportitalia