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“I post attribuiti da un insegnante campano, contenenti minacce rivolte sui social alle figlie della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del Ministro dell’Interno, Matteoo Piantedosi, rappresentano un attacco inaccettabile non solo alle persone coinvolte, ma anche ai valori fondamentali di rispetto e civiltà che dovrebbero guidare ogni società democratica.
È inaccettabile che l’odio politico possa spingersi fino a colpire i minori, in una spirale di violenza verbale che supera ogni limite di civiltà e rispetto umano. Augurare a una bambina “la fine di Martina”, riferendosi alla tragica vicenda della giovane di Afragola, rappresenta un atto di una gravità inaudita che deve essere condannato con la massima fermezza da tutte le forze politiche e sociali del Paese.
Al Presidente Meloni e al Ministro Piantedosi va la mia piena solidarietà e vicinanza, insieme a un abbraccio alle loro famiglie.
Auspico che le autorità competenti adottino provvedimenti rapidi ed esemplari per identificare e punire i responsabili e, al contempo, che i toni del confronto politico tornino ad essere tali da non alimentare ulteriormente il clima di odio che sta avvelenando il dibattito pubblico nel nostro Paese. 

 È responsabilità di tutti riportare il confronto democratico nei binari del rispetto reciproco e della convivenza civile, preservando quei valori che non dovrebbero mai essere messi in discussione, a prescindere dalle diverse posizioni politiche.”

Così in una nota l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile del Dipartimento nazionale Innovazione e Sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale di Avellino.

 

Laura Nargi«Le gravissime minacce indirizzate a mezzo social nei confronti dei figli del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sono inaccettabili e vanno condannate duramente. La violenza verbale, anche quando viene espressa nascondendosi dietro una tastiera, non ha nulla a che vedere con il diritto costituzionale a manifestare il proprio dissenso. Bensì, appartiene a quella cultura dell’odio, spesso personale, e del livore che, ahimè, pervadono ed inquinano sempre di più il dibattito politico e minano alla radice la corretta dialettica democratica». Lo dichiara il Sindaco di Avellino, Laura Nargi, che esprime piena solidarietà alla Premier ed al numero uno del Viminale.

«L’attacco subito da Meloni e Piantedosi, ancor più perché indirizzato ai figli, è particolarmente vile. Come Sindaco di Avellino, esprimo loro la massima vicinanza. – aggiunge Nargi – Abbiamo il dovere, anche in quanto amministratori pubblici, di lavorare perché la deriva antidemocratica che troppo spesso si manifesta anche nel linguaggio, venga arginata, in favore di un modo più civile e consono di esprimere, legittimamente, la propria opinione». – conclude la fascia tricolore di Avellino .