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Avellino – Montoro si conferma uno dei più importanti centri della cultura irpina. Grande successo di pubblico e critica venerdì scorso per la cerimonia di apertura della rassegna di arte contemporanea “Rinnovazione” dell’artista Gennaro Vallifuoco svoltasi presso la bellissima cornice dello storico Convento di S. Maria degli Angeli sito in Torchiati. Iniziativa che si è sviluppata nel solco di “Montoro Contemporanea”, ormai giunta alla quarta edizione, ideata da Gerardo Fiore e consolidata grazie all’Amministrazione Comunale nelle persona dell’Assessore alla Cultura Raffaele Guariniello. Moderatore della serata Sabatino Del Regno. Dopo i saluti del Primo cittadino dott. Mario Bianchino, a prendere la parola è stato proprio l’ideatore della rassegna Gerardo Fiore: “Il progetto di Montoro Contemporanea va avanti da ormai quattro anni, posso dire con sacrificio e passione, doti che ci permettono di proseguire questo bel racconto artistici, devo dire ben supporti da un’attenta amministrazione comunale diretta culturalmente dall’Assessore Guariniello. In questa prima rassegna abbiamo pensato di rivolgerci ad un artista affermato ed illuminato quale Gennaro Vallifuoco, il quale ha subito accettato la nostra proposta. Faremo altre tre mostre, a breve il programma completo”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Guariniello: “Montoro è un punto di riferimento da anni riguardo l’arte contemporanea. Di questo ringrazio il dott. Fiore per l’impegno assiduo e la tenacia con le quali porta avanti questa bella idea”. SI entra nel tecnico della rassegna “Rinnovazione” dell’artista Vallifuoco, quest’ultima ben spiegata dal critico Salvatore Di Marzo: “Osservare queste illustrazioni significa affacciarsi ad un mondo di suoni. Un mondo parlante, vivo, antico, un’opera che stimola la coopera zone di tutti e cinque i sensi. Ricordando poi il fertile sodalizio che lega l’artista a Roberto De Simone, è allora lecito e possibile l’accostamento di musica e pittura. L’immagine dipinta coniuga il folclore contadino campano con l’iconografia tradizionale dei tarocchi napoletani”. La particolarità delle opere di Vallifuoco coincide in una foto antica dal sapore rurale ed ancestrale incastonata centralmente in delle cornici quasi oniriche dipinte folcloriche. Chiusura affidata allo stesso Vallifuoco: “Mi preme ringraziare Eliana Petrizzi, perché è lui il punto di riferimento artistico e culturale della rassegna. Sono stato accolto splendidamente da tutta l’organizzazione, mi trovo come a casa. Le mie opere vogliono avere il potere di raccontare, in arte, un rapporto sempre più centrale che la provincia e soprattutto il rispetto per il passato e la tradizione dovrà avere nella vita contemporanea”.