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Il presidente dell’Avellino, Angelo Antonio D’Agostino, fa il punto al Dinner party della società irpina a Villa Orsini. A pochi giorni dalla conquista della promozione in Serie B, l’entusiasmo per il traguardo sportivo lascia spazio alla preoccupazione per il futuro dello stadio Partenio-Lombardi. Lo sblocco dei fondi pubblici per l’impianto rappresenta un passo importante, ma secondo il patron biancoverde il rischio di non essere pronti in tempo è concreto. “Sono contento per il contributo arrivato. È una risposta positiva, ma ora bisogna passare agli atti concreti. Il 22 agosto inizia il campionato e l’Avellino deve giocare ad Avellino. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo“, ha dichiarato il presidente.

D’Agostino non nasconde un certo rammarico per la gestione delle tempistiche: “Queste decisioni andavano prese mesi fa. Oggi mancano poco più di tre mesi al via della Serie B. Se si fosse agito prima, lunedì si poteva già iniziare con i lavori. Noi siamo pronti: abbiamo le imprese, i materiali, il cronoprogramma. Ma con i fondi pubblici bisogna seguire delle procedure complesse, che richiedono tempo, e quello ormai ci manca”.

D’Agostino risponde anche alle recenti parole del sindaco Laura Nargi, che ha giustificato il ritardo parlando di un progetto più ambizioso per un nuovo stadio: “Quel progetto esiste, ma è fermo. È in mano al Comune e mancano ancora autorizzazioni per mandarlo in Regione. Ma anche se si volesse andare avanti col project financing, prima servono due anni di tempo per approvarlo e avviarlo. E in quei due anni dove giochiamo? È evidente che dobbiamo restare al Partenio, almeno fino a quando non sarà pronto qualcosa di nuovo.”

Il presidente non esclude, però, nessuna strada alternativa: “Noi abbiamo dato piena disponibilità anche all’acquisto dello stadio. Sarebbe stata la via più rapida. Se il Comune ha deciso di procedere con fondi pubblici, bene. Ma ora servono certezze. Il rischio di arrivare impreparati è concreto, e le conseguenze sarebbero gravi per tutti: per la società, per i tifosi, per la città”.

E sul prossimo campionato, l’impegno resta altissimo: “Abbiamo costruito una squadra per vincere, e ce l’abbiamo fatta. Ora ne costruiremo una all’altezza della B. Ma la prima sfida è quella fuori dal campo: avere uno stadio a norma, funzionale e pronto. E ce lo meritiamo tutti, noi e la nostra gente”.