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Giovanni Bove, dirigente nazionale di Eudem, il Pd irpino è stato commissariato: ora che succede?

Accogliamo in modo positivo la nomina del commissario e ci auguriamo che non venga a fare solo il burocrate ma affronti i problemi veri del partito. Ci auguriamo che non si limiti ad interfacciarsi con i quattro “eroi” che hanno condotto il Pd allo scempio. E’ chiaro che sono loro i quattro sconfitti oltre la segretaria regionale. Tartaglione ha gestito il Pd e la fase di organizzazione del congresso in modo pessimo e Roma ha voluto dare un segnale forte mandando il commissario. Ci auguriamo che ora si possa ripartire con la voglia di costruire anziché distruggere.

Lei è d’accordo con l’onorevole Paris nell’indicare Tartaglione, segretaria regionale del Pd, come la principale responsabile dell’impasse che ha portato al commissariamento.

Scaricando le responsabilità sulla Tartaglione, Paris non può sottrarsi al gioco che lei stessa ha iniziato. Certo, la segretaria regionale del Pd deve dimettersi perché è lei l’artefice di questa pessima vicenda. I quattro del direttorio sono corresponsabili, nessuno escluso, perché tutti avevano chiuso un accordicchio per fare il congresso in dieci giorni, il 23 luglio. Questa fase è finita. Dobbiamo costruire la comunità democratica con un piglio diverso. Inoltre, mi sarei aspettato dai quattro del direttorio una presa di posizione sulle dichiarazioni non lusinghiere che Guglielmo Epifani, in visita ad Avellino, ha rivolto al Pd. Ma sono stati tutti in silenzio. Epifani dovrebbe spiegare che cosa ha fatto da eletto nelle circoscrizione Campania, che cosa ha fatto quando era segretario nazionale del Pd. Le sue scelte mortificarono qui ad Avellino quelli che oggi siedono al tavolo con lui.

Allora, siamo propositivi: che cosa si aspetta da questo congresso?

Se ad ogni tessera si associasse almeno una idea sul Pd e su come vogliamo affrontare i problemi dello sviluppo della Provincia, Avellino farebbe concorrenza alla Silicon Valley. Il compito che ha il commissario è garantire che il congresso e il tesseramento si faccia secondo le norme dello statuto, anche se noi ci auguriamo che Ermini possa avere una ruolo più politico. Tanto è vero che a settembre lo inviteremo ad una iniziativa pubblica con Eudem proprio per cercare di fargli capire che nel Pd di Avellino ci sono facce che parlano di politica, che fanno proposte, che vivono il partito con senso di appartenenza e non come uno strumento di opportunità e di scalate congressuali.

Il professore Anzalone l’ha proposta come segretario provinciale del Pd…

Ringrazio il professore Anzalone e i tanti amici e compagni che stanno sollecitando questa ipotesi. Più che preoccuparmi dei nomi, credo che sia indispensabile mettere in discussione i contenuti: vorrei capire che tipo di comunità democratica vogliamo costruire e in che modo. Con Eudem abbiamo presentato le “Tesi di luglio”, delle proposte che ci auguriamo vengano recepite in una mozione congressuale condivisa in modo sereno e partecipato.

Ap