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Il centrosinistra ha dimostrato capacità amministrativa, riportando la Campania tra le regioni guida d’Italia per crescita economica, sviluppo industriale e occupazionale, superando una fase drammatica di commissariamento. Ora serve una battaglia forte per una ripartizione equa dei fondi sanitari: alla Campania mancano ancora 250 milioni di euro l’anno e circa 15.000 medici. Su queste sfide si costruisce anche un’alternativa nazionale alla destra. E noi siamo tutti compatti sul nostro candidato Governatore Roberto Fico.

Così Piero De Luca, deputato e segretario regionale del Partito Democratico, ad Avellino presentazione del libro  “Governare le fragilità” di Roberto Garofoli e Bernardo Giorgio Mattarella-

Procediamo con determinazione su un programma unitario, ambizioso, capace di valorizzare quanto conquistato e di porsi obiettivi ancora più sfidanti, affrontando anche questioni inedite come quella dei dazi”, ha aggiunto De Luca – “Negli ultimi dieci anni, in Campania, sono stati raggiunti risultati straordinari. Siamo usciti dal commissariamento sanitario, che impediva investimenti su personale e infrastrutture, e ora attendiamo solo la firma del piano di rientro da parte del governo. Le emergenze rifiuti appartengono al passato e sono stati compiuti interventi significativi anche sul fronte ambientale”.

“Ripartiamo da questi risultati per costruire un programma ancora più ambizioso. Restano sfide aperte, come il miglioramento dei trasporti della Circumvesuviana, anche se molto è stato fatto: basti pensare al trasporto pubblico gratuito per gli studenti e ai voucher psicologici per le famiglie più fragili. In questi anni si è realizzata una vera rivoluzione; tornare indietro o affidare la Regione al centrodestra — che sa essere compatto solo quando si tratta di penalizzare il Sud — sarebbe un errore”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il deputato M5S Michele Gubitosa che pone i riflettori anche sul nodo astensionismo, come è già capitato alle recenti regionali in Toscana: “È fondamentale andare a votare; niente è scontato senza il verdetto delle urne. Confido che il nostro programma sarà apprezzato. Chi oggi si trincera dietro le urne, domani troverà negli elettori un comodo capro espiatorio..

E sulle candidature degli ex sindaci Festa e Nargi:  ““Non sono aggiornato sulle candidature; se la domanda riguarda Avellino, ribadisco che il vero sfidante resta la crescita politica, non le singole persone. L’auspicio è una partecipazione ampia. All’interno del Movimento 5 Stelle, non ci sono terremoti ma un naturale processo di rinnovamento”.