Nemmeno il tempo di iniziare a definire il nuovo percorso della pista ciclabile, che subito scoppia un nuovo caso.
Gli avellinesi attenti avranno notato che da qualche giorno sono in via di svolgimento i lavori per realizzare le corsie dedicate unicamente alle biciclette, partendo via Raffaele Aversa, via Giuseppe Cappuccio e via Morelli e Silvati, allungando di fatto quello che è il malandato percorso ciclabile di via Palatucci.
Il percorso, una volta completato dovrà accanciare viale Italia con Corso Umberto I passando per il Campus scolastico di via Morelli e Silvati e parco Palatucci, via Pescatori, scendendo poi per via Moccia e connettendosi così con l’Autostazione dell’Air.
Ed è proprio alla vista della corsia di via Moccia che sul web è cominciato un tam tam di polemiche, che di fatto facendo scoppiare un nuovo caso, come quello della precedente pista ciclabile che l’amministrazione stava facendo realizzare a viale Italia, fino allo stop del cantiere.
“Questa volta il nostro sindaco non ha voluto scontentare nessuno! Su una strada molto trafficata ci ha fatto ben sei corsie di cui due di pista ciclabile, due per il traffico dei veicoli, un parcheggio su un solo lato e marciapiede e mezzo! Praticamente non c’è spazio sufficiente per nessuno”, denuncia un utente sul gruppo “Indignati anche tu per Avellino”.
“Questa strada- prosegue- è utilizzata per autobus in quanto è vicinissima alla stazione dei bus di via Fariello, dai ragazzi che dalla mattina la percorrono per andare nelle varie sedi scolastiche vicine e che già prima di questo scempio erano costretti a camminare sulla carreggiata”.
E Costantino D’Argenio, Segretario cittadino di Rifondazione Comunista osserva: “Ma come è possibile buttare i soldi in questa maniera assurda? È possibile disegnare le piste ciclabili riducendo la corsia ad una lerghezza inferiore a quella di un’auto? Contro il buonsenso e il codice della strada, oltre che molto pericoloso”.
Un caso che è destinato a far discutere ancora.