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“Centrale operativa 118: il Moscati e l’Asl si svegliano e provano a mettere ordine nella gestione del servizio.
Emergenza allo sbando: anni di attesa per uniformarsi alla legge di settore. Ecco i primi esiti della mia interrogazione”, lo dichiara il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Campania, Vincenzo Ciampi.

Apprendo che l’Azienda ospedaliera è pronta a definire la gestione del personale della Centrale operativa 118 in seno all’Azienda sanitaria locale. Si tratta di un passaggio obbligato che inspiegabilmente si è trascinato a lungo con una serie di difficoltà nella gestione che ho racchiuso in una mia interrogazione al presidente della giunta regionale.
Ciò significa che sono state ascoltate le mie parole e ora si mette mano a situazioni come la protratta sovrapposizione di funzioni apicali del servizio di Emergenza (una al Moscati e una all’Asl).
Ci troviamo in questi mesi davanti ad un vero e proprio attacco alla rete dell’Emergenza in provincia di Avellino: dalla nota vicenda della soppressione del Pronto soccorso di Solofra, al Psaut di Bisaccia (che ha visto ridotto di metà l’organico).
La gestione della centrale operativa rappresenta un punto dolente della sanità irpina. Siamo davanti ad un impressionante vuoto rispetto alle esigenze del territorio: un sistema di ambulanze e una centrale 118 che è in grado di smistare le chiamate, insieme ad un affidabile sistema di elitrasporto, dovrebbero essere l’Abc della sanità pubblica.
Riassumo i termini della questione che ho portato all’attenzione della Regione.
La legge regionale 13 /2016 individuava i bacini di utenza delle centrali operative e la legge 2/1994 istitutiva il sistema dell’Emergenza sanitaria e stabiliva che ciascuna Asl avrebbe dovuto localizzare la Centrale operativa 118.
Nonostante ciò l’ASL di Avellino ha mantenuto la Centrale operativa 118 nella gestione dell’Azienda Ospedaliera S.Giuseppe Moscati.
Inoltre l’Asl di Avellino nel 2019 ha indetto una selezione per l’incarico di direttore di Emergenza territoriale conclusa con la nomina di un dirigente medico vincitore del concorso nel marzo del 2021.
E solo adesso l’Azienda Moscati chiede agli operatori di optare per l’Asl, insomma si prova a mettere ordine nell’organico e a dare seguito ad una legge vecchia di anni.
Tra l’altro nella fase pandemica le difficoltà sono emerse nei rapporti tra i medici del territorio dipendenti dell’ASL e la Centrale operativa del Moscati.
Eppure la legge prevede l’affidamento alle Asl delle risorse umane e strumentali della componente territoriale del soccorso sanitario.
Nella mia interrogazione ho sollevato questioni relative anche all’organizzazione del servizio notturno del centro mobile di rianimazione affidato alla Misericordia, una situazione che ha causato un grave rischio di disfunzioni in caso di impegno in Ambulanza di Rianimazione, poiché la Centrale Operativa resta sguarnita del medico competente per le necessarie decisioni e tempestive richieste dal 118.