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Napoli – Fumata grigia, tendente al nero su Palazzo Santa Lucia: il rimpasto di Giunta tanto atteso dalla pletora di ‘amici’ attorno al Governatore non si farà. Questa, almeno, è l’indiscrezione che filtra da Napoli dove il presidente De Luca, nelle scorse ore, ha incontrato alcuni dei leaders della sua maggioranza. Sul tavolo, per l’appunto, l’ipotesi di apportare modifiche sostanziali all’esecutivo regionale. Idea che sarebbe  stata accantonata, almeno per il momento. Troppe le sollecitazioni giunte dalle segreterie di partito, impossibile accoglierle tutte. Dal Governatore, allora, sarebbe giunto lo stop a ogni movimento. “Meglio scontentare tutti che accontentare soltanto qualcuno” – il ragionamento che avrebbe preso piede nei piani alti di Palazzo Santa Lucia. E pazienza per quanti attendevano con ansia che scattasse l’ora ‘X’.

Tra questi sicuramente c’era il gruppo dei ‘dimaiani’ composto da Valeria Ciarambino, Salvatore Aversano, Luigi Cirillo. Un loro ingresso in giunta era dato per scontato e il nome caldo era proprio quello dell’ex sfidante di De Luca. “Dopo le elezioni politiche prenderà un assessorato” assicuravano i beneinformati. La premessa, evidentemente, stava nell’adesione di Impegno Civico alla maggioranza di governo. Tutto sembrava allinearsi per il verso giusto. A testimoniarlo il voto favorevole espresso in Consiglio dai tre ex grillini sulla contestata delibera sui dirigenti.

Il risultato elettorale del 25 settembre, però, ha cambiato le carte in tavola. Da più parti, per non dire da ogni parte, è stata avanzata a De Luca la richiesta di modificare la propria rappresentanza in giunta. Riequilibrio la parola d’ordine. La urlavano i partiti, la ribadivano i territori. L’obiettivo? Il classico cambio di passo, una necessità dopo la ‘scoppola’ delle politiche. Insomma, terminato l’effetto (Covid) dell’uomo solo al comando, la politica voleva riprendersi il suo spazio, quello spazio che nel suo secondo mandato De Luca ha destinato invece ai tecnici. Sembrava possibile, sembrava fattibile. Sembrava, almeno per il momento.