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Quando il Segretario generale del Comune di Avellino termina l’appello nominale sulla votazione del bilancio che manda di nuovo sotto il sindaco Laura Nargi e determina il Commissariamento dell’Ente, dal pubblico che sin dal primo pomeriggio aveva seguito i lavori consiliari partono roventi fischi. 
Sono indirizzati ai consiglieri sulla carta di maggioranza, i fedelissimi dell’ex sindaco Gianluca Festa che aveva deciso di sacridifare la sua “creatura politica” ed ha raggiunto il suo obiettivo. 
Fischi perchè la fine anticipata della consiliatura, ad appena un anno dall’insediamento, vuol dire che il Comune di Avellino sarà guidato da un Commissario fino alla prossima primavera. Quasi un anno in pratica. 

Quando Laura Nargi si alza dalla sedia da primo cittadino alla fine della seduta consiliare, dal pubblico si alzano anche gli applausi. E qualche lacrima di commozione. Tutti i consiglieri corrono ad abbracciarla, a partire chiaramente dalla sua maggioranza ma con grande gabro istituzionale anche da i rappresentanti della minoranza. 

Fugge invece Rino Genovese che come aveva annunciato in un video social qualche giorno fa boccia il bilancio, a differenza degli altri tre consiglieri del Patto Civico, dopo che negli ultimi tempi ha avviato una frequentazione proprio con Gianluca Festa. 

Intanto i cronisti provano ad avvicinare l’ormai ex sindaco Nargi per un commento a caldo che, fisiologicamente, non arriva. Ci saranno tempi e modi per analizzare e commentanto quando accaduto.