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In occasione del centenario della nascita di Antonio Ammaturo, Primo Dirigente della Polizia di Stato, Capo della Squadra Mobile della Questura di Napoli, ucciso insieme al suo collaboratore Pasquale Paola in un vile agguato terroristico delle Brigate Rosse il 15 luglio 1982, la Questura di Avellino ha organizzato un momento di riflessione e memoria.

Il Questore di Avellino, Dr. Pasquale Picone, ha voluto ricordare le figure di Antonio Ammaturo e Pasquale Paola con il convegno dal titolo: La verità ad ogni costo, che si terrà il prossimo 26 settembre, alle ore 10,00, presso il Polo Giovani della Diocesi di Avellino.

All’iniziativa prenderanno parte il Prefetto della Provincia di Avellino, Dr.ssa Rossana Riflesso, le massime autorità civili, militari e religiose del territorio, nonché una rappresentanza di circa 130 studenti irpini con i loro docenti e Dirigenti Scolastici, coordinati dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Avellino, diretto dalla Dr.ssa Fiorella Pagliuca.

I relatori del convegno saranno il Procuratore Capo della Repubblica di Avellino, Dr. Domenico Airoma, il Presidente della Camera Penale Irpina, Avv. Gaetano Aufiero, il Prefetto in quiescenza e già Sottosegretario al Ministero dell’Interno, Dr. Carlo De Stefano, e il giornalista e conduttore televisivo Carlo Lucarelli. L’incontro, moderato dal giornalista Generoso Picone, sarà arricchito dalla testimonianza dellefiglie di Antonio Ammaturo, Gilda e Graziella, che porteranno il loro contributo personale di memoria e riflessione.

Il convegno sarà preceduto da una mostra dedicata alla figura di Antonio Ammaturo, che ne ripercorre la storia professionale e personale, realizzata dagli studenti del Liceo Classico Convitto Nazionale “P. Colletta” di Avellino. L’esposizione è frutto di un percorso didattico svolto in collaborazione con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato – Sezione “Ciriaco Di Roma” di Avellino.

L’iniziativa rappresenta un’occasione preziosa per condividere con i giovani i temi della memoria, della legalità e dell’impegno civile, rendendo omaggio a due servitori dello Stato caduti in difesa delle istituzioni democratiche.