- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Avellino – A caccia della prima vittoria. L’Avellino di Piero Braglia attende il Potenza per il primo di due match casalinghi. Entrambe le formazioni in questo inizio di stagione non hanno mai vinto tra campionato e Coppa Italia. All’appuntamento contro i lucani, l’Avellino ci arriva dopo la buona prova offerta contro la capolista Monopoli. “Affrontiamo una squadra che si chiude bene – spiega – Hanno fatto una buona partita contro il Bari dove meritavano di vincere. E’ una squadra fisica, strutturata e soprattutto di categoria. Il Potenza è da prendere con le molle”. “Dobbiamo pensare a vincere la partita. Vincere per ritrovare fiducia, morale, noi e l’ambiente – ammette – Mi aspetto qualcosa in più proprio da chi è abituato a piazze come Avellino e chi conosce l’importanza di una piazza come questa“.

“Ci vuole un briciolo di fortuna per uscire da questo momento – sottolinea – La squadra debba continuare a fare ciò che fa, mettendo più cattiveria e fame. A Monopoli abbiamo giocato una buona gara. Non vogliamo alibi, ma bisogna migliorare su tutto. Dobbiamo essere la squadra che tutti vogliamo partendo da me in primis“. “Ci teniamo a far bella figura soprattutto davanti ai nostri tifosi. Servirà la giusta adrenalina in campo – ammette – Tralasciando la partita di Coppa Italia in cui siamo andati lenti. Se non basta per vincere serve quel qualcosa in più. Nel calcio senza fortuna non si va lontano. E’ arrivata l’ora di svoltare, finalmente”.

“L’Avellino ha una rosa di qualità – dice – Siamo attrezzati per un campionato di vertice. Non cambio idea dopo quattro pareggi, abbiamo delle alternative valide in ogni ruolo. Ovviamente bisogna aspettare il momento o saper scegliere. Dobbiamo essere bravi anche nel momento dei singoli”. “Abbiamo sempre lavorato su due moduli – dice Braglia – Il direttore ci ha fornito una squadra che può essere adattata. Dipende sempre dalla disposizione dei singoli. Io gioco in base al materiale che ho a disposizione. Credo fortemente in questi giocatori”.