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Oggi l’80% dei minori campani non ha accesso alla fruizione culturale nei circuiti extra-scolastici. Significa che 8 minori su 10, solo per stare al nostro territorio, non possono praticare sport, partecipare a concerti e spettacoli teatrali, visitare un museo o avere accesso a internet perché la famiglia di appartenenza vive una condizione di profondo disagio economico. Noi riteniamo, invece, che la disuguaglianza vada non solo contrastata con efficaci politiche del lavoro e accompagnata da un sistema di protezione sociale capace di alleviare la condizione di povertà in cui è stato ridotto un quarto del Paese, e dal quale non sfugge la città di Avellino, ma riteniamo che debba essere prioritario il contrasto all’ereditarietà del disagio economico” – spiega il capogruppo consiliare di Si Può Nadia Arace che si è fatta promotrice della mozione che ha per oggetto “Misure  di contrasto alla povertà educativa”

Con questo intervento il gruppo Si Può chiede di impegnare il Sindaco Foti e la Giunta comunale a contrastare la disuguaglianza attraverso il rafforzamento dell’offerta dei servizi educativi di qualità dentro la scuola e nella comunità educativa attraverso investimenti prioritariamente dedicati alla sicurezza e all’ammodernamento strutturale e tecnologico di asili e scuole. E’ necessaria l’individuazione di un circuito culturale e ricreativo a cui i minori, in condizioni di povertà economica ed educativa, possano accedere mettendo in rete strutture e servizi di propria competenza.  Si potrebbe pensare all’uso di strutture comunali ma affidate in uso e gestione a terzi al fine di definire una serie di attività annuali gratuite che rientrano nella proposta delle attività che contribuiscono a fare abbassare l’indicatore della povertà educativa da poter frequentare in maniera continuativa e quotidiana. Si va dalla pratica sportiva, all’uso di internet, ed ancora dalla partecipazione al teatro, ai concerti, alle visite nei musei, nei siti archeologici e alla lettura di un libro,

“La volontà è quella di garantire a tutti i minori di crescere con le stesse occasioni di emancipazione educativa e culturale. Questo significa offrire ai più deboli la possibilità di ribaltare la condizione di marginalità ereditata dalle proprie famiglie e aspirare ad una vita all’altezza delle loro aspettative. Per questo chiediamo al Consiglio Comunale di esprimersi in merito alla elaborazione di un carnet di attività gratuite da garantire a chi ha di meno. Il Comune di Avellino dispone del Teatro Gesualdo, di strutture sportive, dei mezzi necessari per attrezzare la città di punti WiFi, di una biblioteca comunale e provinciale, oltre ad ospitare sul territorio eccellenze come il Conservatorio Cimarosa. Potrebbe partire esattamente da qui, dalla messa in rete dell’offerta culturale, riconoscendo la priorità dell’accesso a chi ha di meno- dice il consigliere Arace”

Per stare alle cifre che vengono riferite nella mozione la povertà priva delle opportunità di crescita e formazione oltre 1 milione di minori vale a dire il 10% del totale vive in condizioni di povertà assoluta. In tutta Italia i minori in povertà relativa sono 2 milioni pari al 20% mentre la povertà materiale in alcune regioni del Sud supera il 30% e due bambini su tre non leggono libri.