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Avellino – E’ stato un giorno lunghissimo per le comunità di Avellino e Atripalda. I due comuni irpini sono stati coinvolti nel bomba day nella giornata di domenica 25 luglio. Operazioni terminate, come ampiamente preventivato, nel migliore dei modi. L’ordigno di 100 libre contenente 26 chili di tritolo risalente alla Seconda Guerra Mondiale ritrovato nel settembre del 2019 è stato fatto brillare, intorno alle 16, presso la cava Bruschi di contrada Palmoleta ad Atripalda

Organizzazione perfetta coordinata dal del 21° Genio Guastatori di Caserta. Coordinata insieme alla Prefettura di Avellino, amministrazioni comunale di Atripalda e Avellino;  Protezione civile regionale, Genio civile e Forze dell’Ordine. Sono stati circa trecento i volontari impegnati fin dalle prime ore del mattino. Operazioni che hanno preso il via introno alle 6.30. Fino alle 9.30, come da cronoprogramma, si è proceduto all’evacuazione delle strade comprese nel raggio di 258 metri dal posizionamento dell’ordigno. Circa 2300 hanno lasciato le rispettive abitazioni chi si è organizzato per una gita fuori porta, dai parenti oppure ha usufruito del campus scolastico messo a disposizione in  via Morelli e Silvati. La cittadinanza ha partecipato senza allarmismi e disattenzioni alle operazioni, attenendosi alle indicazioni ribadite costantemente con gli altoparlanti dei mezzi della Protezione civile. 

L’intervento di despolettamento è durato circa due ore e mezza sotto la guida del colonnello Umberto Curzio. Tutto è filato secondo il piano messo in piedi. Piano rinviato lo scorso febbraio del 2020 a causa della pandemia. Una domenica “particolare”, ma terminata nel migliore dei modi.