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Nella giornata odierna, al termine di un’articolata attività d’indagine delegata e coordinata da questa Procura della Repubblica, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre indagati, per i delitti di truffa aggravata ai danni dello Stato, riciclaggio ed autoriciclaggio di ingenti crediti di imposta illecitamente acquisiti, afferente a inesistenti lavori edili del c.d. Bonus Facciata. Nella stessa indagine risultano coinvolte altre sei persone indagate per riciclaggio dei proventi illeciti ottenuti.

È stato eseguito, altresì, un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip presso il Tribunale di Avellino, fino alla concorrenza della somma pari di €. 300.885,88, nei confronti degli indagati e delle società ad essi riconducibili, oltre al “blocco dei crediti di imposta ancora presenti nei Cassetti Fiscali degli indagati, per complessivi €. 3.815.000,00.

Le complesse attività investigative, sviluppate dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino, sono state avviate a seguito di un’analisi di rischio proveniente dalla Cabina di Regia, istituita tra Guardia di Finanza ed Agenzia delle Entrate, per il coordinamento delle attività di contrasto alle frodi in materia di indebite percezione/compensazione di crediti di imposta.

Gli accertamenti condotti hanno consentito di accertare la creazione di crediti di imposta inesistenti a favore del sodalizio criminale, attraverso la certificazione di lavori inesistenti di rifacimento della facciata di un solo vetusto immobile ubicato in Solofra (AV), per la spropositata somma complessiva di oltre €4.000.000,00.

Al fine di dissimularne la provenienza, i citati crediti sono stati successivamente oggetto di numerose cessioni, anche a favore di soggetti diversi, che sono riusciti in parte a monetizzarli presso un primario Istituto di Credito, ricavandone l’indebito profitto di €.300.885,88.

Le minuziose indagini hanno permesso di ricostruire tutto il flusso del denaro nonché l’effettiva destinazione del provento di reato, strumentalmente veicolato ad altre persone fisiche o giuridiche, al fine di dissimularne la effettiva provenienza delittuosa.

Le attività di polizia giudiziaria in argomento si inseriscono in un più ampio contesto investigativo volto al monitoraggio delle compensazioni di crediti nei confronti di numerose società operanti in diversi settori economici della provincia di Avellino, al fine di garantire la corretta destinazione delle ingenti risorse pubbliche stanziate per sostenere le famiglie e imprese, avvalendosi della proficua collaborazione dell’Agenzia delle Entrate, grazie anche alla sottoscrizione di uno specifico protocollo d’intesa stipulato tra il predetto Ente, la Procura della Repubblica di Avellino ed il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Avellino. Aferiscono, allo stato, esclusivamente al trese cautelare fato salvo i al dito di merito e, eventualmente, del Tribunale del Riesame.