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Damiano Genovese è stato condannato per diffamazione aggravata con un pagamento di 700 euro di ammenda. Per lui pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziario. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico del tribunale Gennaro Lezzi. L’ex consigliere comunale (figlio del boss del Clan Partenio, Amedeo, deceduto nel luglio 2021) fu denunciato da Rosetta D’Amelio. Stando all’ipotesi accusatoria, all’epoca dei fatti il consigliere comunale della Lega, in un post pubblicato sulla pagina Facebook, avrebbe diffamato la D’Amelio, ex assessore alle politiche sociali della Regione Campania.

Questo il post Facebook: “Cara Maria si affannano a parlare di famiglie, quelle che impropriamente definite criminali, ma che non danneggiano il sociale e trascurano le famiglie politiche che attraverso associazioni o cooperative incidono sul sociale appropriandosi di servizi e affidamenti a suon di soldoni… chiediamo all’onorevole Rosetta D’Amelio”. L’occasione fu quando nel dicembre del 2018 fu  mandato in onda dalla trasmissione Report il servizio dal titolo “Leghisti meridionali”, un’intervista a Damiano Genovese sulla sua candidatura nella Lega e i suoi rapporti con il padre Amedeo. Nei prossimi 90 giorni saranno  depositate le motivazioni, i legali di Genovese (incensurato), gli avvocati Claudio Mauriello e Claudio Moscariello, sono pronti ad impugnare la sentenza emessa in primo grado dal tribunale di Avellino.