A Mercogliano, gli altari che negli anni scorsi hanno ospitato i presepi dell’attualità portano oggi un nuovo simbolo: la bandiera palestinese. A volerla esporre è don Vitaliano Della Sala, parroco dei Santi Pietro e Paolo a Capocastello, da sempre attento a legare la fede alla lettura dei segni dei tempi. La stessa scelta è stata estesa anche alle chiese di San Giovanni e dell’Annunziata con San Guglielmo.
Il sacerdote ha voluto trasformare questo gesto in un atto di solidarietà, lontano da appartenenze politiche o etniche, ma rivolto a chi vive le conseguenze della guerra e delle privazioni. Per don Vitaliano la bandiera non rappresenta Hamas, ma un popolo intero costretto a subire violenze, fame, carenze idriche e spostamenti forzati.
La decisione arriva anche in risposta al clima esasperato generato dalle dichiarazioni di alcuni leader israeliani, che rievocano scenari storici drammatici. In questa prospettiva, la scelta di esporre il vessillo assume il valore di un richiamo alla coscienza collettiva, in linea con le parole del Papa che condanna l’uso della fame e dell’esilio come strumenti di guerra.
L’iniziativa di don Vitaliano diventa così un invito a guardare oltre i governi e i fondamentalismi, per schierarsi unicamente dalla parte delle vittime: i palestinesi colpiti dai bombardamenti, ma anche gli ostaggi israeliani e le persone uccise negli attentati. Una presa di posizione che riconferma l’impegno del parroco mercoglianese nel portare all’interno delle chiese i drammi del presente, affinché non restino indifferenti.