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Avellino – Robert Omo, il 24enne gravemente indiziato di “omicidio volontario” e “tentato omicidio” affiancato dall’avvocato Nicola D’Archi, ha detto di non ricordare nulla di quanto avvenuto il 30 luglio scorso, il giorno dell’omicidio del 56enne di origini cinesi Yuancheng Gao e del grave ferimento di Krasimir Petrov Tsankov, 49enne bulgaro. Davanti al Gip del Tribunale di Avellino Francesca Spella, Omo si è avvalso della facoltà di non rispondere. “E’ in uno stato confusionale e non ricorda quanto accaduto – spiega il legale – Le problematiche del giovane erano note a tutti. Ha avuto delle prescrizioni mediche dopo l’aiuto della Caritas, ma sono rimaste inevase. E’ un ragazzo che viveva in strada – dice – Aveva fatto richiesta di rimpatrio, ma c’è stata una negazione per via dei costi”.

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