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Avellino – Non fa sconti a nessuno l’onorevole Carlo Sibilia quando parla della situazione amministrativa di Avellino. Il riferimento provinciale dei 5 Stelle intanto rivendica il ruolo assunto nel tempo dal Movimento e rilancia l’azione avviata sul territorio cittadino in vista della prossima campagna elettorale.

“Una sfida importante per noi che rappresentiamo una forza che racchiude tutte le categorie della popolazione – spiega l’onorevole Carlo Sibilia-  Il Movimento si vuole proporre al governo della città e ritengo fermamente che siamo gli unici a potere fare il bene di Avellino. Oggi per strada raccogliamo tante lamentele che possiamo scardinare solo se non pensiamo di dovere salvaguardare chi ha generato tutte queste critiche da parte dei cittadini ed ha prodotto molteplici criticità. E purtroppo sono le stesse persone che da dieci anni stanno amministrando.  Noi non abbiamo interessi particolari e, ripeto, non facciamo alleanze con nessuno. A che sono servite tutte quelle liste, tutte quelle civiche che si sono candidate nel 2013, oggi molte sigle non esistono più, molte si sono fuse e sono tutte approdate in un monopartito. E addirittura assistiamo all’azione di una opposizione responsabile e di una maggioranza irresponsabile. Di fatto nessuno delle due ha mantenuto gli impegni assunti in campagna elettorale. Dobbiamo lasciarci alle spalle questo momento buio per la nostra città”.

Ed il ragionamento con la popolazione è già iniziato in maniera semplice e diretta, attraverso iniziative per strada dove si possono incontrare tutti. L’obiettivo è quello di individuare e condividere le scelte su quella che sarà la squadra da portare a Palazzo di Città. E non mancano le criticità da analizzare prodotte nell’ultima amministrazione targata Paolo Foti ma molte ereditate dal mandato Galasso.

“La priorità più importante in questa fase di dialogo – conclude ancora l’onorevole Carlo Sibilia-  è ricostruire un poco di identità, dobbiamo risentirci avellinesi e dobbiamo sentirci orgogliosi di esserlo. Ma per essere orgogliosi dobbiamo avere uno scatto diverso rispetto a quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Tutte queste opere pubbliche avviate, molte delle quali inutili, non risolvono i problemi anzi. Abbiamo ancora ruderi del terremoto dl 1980 in bellavista, la manutenzione del verde ha oggettivi problemi, sui rifiuti non siamo all’avanguardia. Una infinità di soldi spesi per i progetti Europa – Piu e ci si preoccupa di se le opere siano belle o meno mentre il problema è che nessuna è ancora terminata. Vorrei non dovere più passeggiare in una città che sembra diroccata come se fosse stata bombardata o che sia ancora sotto le macerie del terremoto dopo quasi 37 anni”.