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E’ entrato oggi in vigore il nuovo Progetto Organizzativo della Procura della Repubblica di Avellino.

Accanto ad interventi diretti ad accelerare la definizione degli affari più semplici ed a ridurre la durata dei procedimenti, si è ritenuto, anche a seguito di interlocuzione con i servizi di polizia giudiziaria, di orientare più efficacemente le risorse investigative verso le principali emergenze criminali del territorio.

“In tale prospettiva, in aggiunta alle sezioni specializzate in materia di criminalità economica, di pubblica amministrazione e di tutela delle fasce deboli e dei soggetti vulnerabili, sono stati istituiti quattro gruppi di lavoro, la cui competenza viene ritagliata non tanto sulla base delle astratte fattispecie criminose, bensì sul concreto atteggiarsi delle vicende delittuose”, spiega il Procuratore Domenico Airoma.

Allo stato, risultano acquisiti dati ed elementi informativi tali da far individuare le seguenti materie in quanto meritevoli di specifica attenzione investigativa:

a) la tutela della spesa pubblica: in tale materia devono ritenersi ricomprese tutte le notizie di reato concernenti l’erogazione di contributi, sovvenzioni o finanziamenti connessi alla gestione della crisi connessa alla emergenza pandemica; in tale ambito, devono, altresì, ritenersi ricomprese anche le notizie di reato relative agli appalti aventi ad oggetto opere di notevole entità, per importi stanziati e dimensioni degli interventi (come, ad esempio, la linea ferroviaria “Alta Velocità” di prossima realizzazione);

b) il contrasto alle emergenze ambientali: in tale materia devono ritenersi ricomprese tutte le notizie di reato che concernono le principali emergenze ambientali che affliggono il Circondario e segnatamente: l’area solofrana in quanto collegata all’inquinamento del fiume Sarno (ambito già interessato da collegamento investigativo con altri Uffici di Procura del Distretto), l’inquinamento atmosferico della Città di Avellino e della Valle del Sabato e lo smaltimento dei rifiuti speciali provenienti dalle aree industriali presenti nel Circondario;

c) la repressione della criminalità predatoria: in tale materia devono ritenersi ricomprese le notizie di reato che concernono i cosiddetti reati-spia dell’infiltrazione della criminalità organizzata, anche di stampo mafioso e segnatamente: danneggiamenti anche seguiti da incendio con verosimile finalità estorsiva in pregiudizio di attività commerciali ed imprenditoriali, violazioni della normativa in tema di sostanze stupefacenti ove commesse da più persone ovvero relative a quantitativi ingenti, furti in appartamento e rapine in danno di privati consumate in privata dimora, rapine in danno di istituti di credito o di imprese esercenti servizi di trasporto di valori;

d) il contrasto alle frodi agro-alimentari: in tale materia devono ritenersi comprese le notizie di reato che concernono tutte quelle condotte che hanno come obiettivo quello di abusare dei marchi e delle denominazioni di origine protetta riservate a particolari produzioni di eccellenza del territorio.

“La costituzione dei gruppi di lavoro risponde anche alla esigenza di elaborare più appropriati protocolli investigativi ed assicurare un costante raccordo con le squadre investigative specializzate eventualmente istituite presso i servizi di polizia giudiziaria”, conclude Airoma.