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Giancarlo Giordano è il parlamentare irpino più assente, Cosimo Sibilia il più presente ma il meno produttivo, al contrario dell’altro Sibilia, il penstalletato Carlo che ha l’indice di produttività più alto tra i suoi conterranei: 263,7 (comunque è 148esimo su 630 deputati). Ha totalizzato comunque il 75.53% delle presenze, che non male. Sibilia del M5s è il  primo firmatario di 8 disegni di legge, nell’ultimo, attualmente in discussione in aula, chiede  l’ istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul dissesto finanziario delle banche.

 I dati forniti dall’associazione Openpolis, che  monitora e documenta il lavoro dei politici italiani, prendono in considerazione due indicatori  che rilevano l’attività dei nostri rappresentanti a Roma: l’indice di produttività, cioè il numero, la tipologia, il consenso e l’iter degli atti presentati; le presenze che si riferiscono alle votazioni elettroniche che si svolgono nell’assemblea di Camera e Senato dall’inizio della legislatura.

Giordano ad esempio (1972), deputato di Sinistra Italiana, vicepresidente della Commissione permanente cultura, ha una produttività di 178,6 (258esimo su 630 deputati), nonostante il  54.57% di presenze. E’ primo firmatario di due disegni di legge: uno è  “per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura”. Dal 10 giugno 2013 è consigliere di minoranza al Comune di Avellino e forse è per questo motivo che in Parlamento ci è andato meno degli altri.

S’impegna in Parlamento, nonostante sia un imprenditore molto indaffarato, Angelo Antonio D’Agostino (1961), deputato di Scelta Civica, componente della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali, della Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle pubbliche amministrazioni. L’indice di produttività è 83,5: terzo in classifica tra gli irpini. (515esimo posto della classifica).

Ha totalizzato il 74.24% di presenze ed è primo firmatario di sei disegni di legge, l’ultimo è quello sulle norme concernenti la delimitazione della zona di imbottigliamento nei disciplinari di produzione dei vini a denominazione di origine protetta o indicazione geografica protetta.

Pure Luigi Famiglietti (1975), deputato Pd, componente della Commissione permanente Affari costituzionali e della Giunta elezioni, non delude: secondo “Openparlamento” il suo indice di produttività è 170 (277esimo su 630) mentre ha l’ 82.89% delle presenze.

E’ il primo firmatario di un disegno di legge sulle “Norme per la realizzazione di una rete della mobilità dolce nonché per la tutela e la valorizzazione del patrimonio stradale e ferroviario in abbandono”.  E’ stato sindaco di Frigento e il segretario Matteo Renzi lo ha riconfermato nella nuova direzione del Pd. E’ uno dei fondatori del Bing Bang in Campania.

Per quanto riguarda la partecipazione, Cosimo Sibilia (1959), senatore di Fi, non si batte: 86.91%.  Ha un compito importante:  è segretario della Presidenza del Senato, nonché componente della Commissione istruzione e beni culturali. Peccato per il suo indice di produttività: 55,4, 281esimo su 315 senatori.  Primo firmatario di un disegno di legge “per la celebrazione del bicentenario della nascita di Francesco Saverio De Sanctis e Pasquale Stanislao Mancini”. Nel 1995, nel 2000 e nel 2005 è stato eletto al Consiglio regionale della Campania dove ha ricorretto l’incarico di presidente della Commissione istruzione ed è stato capogruppo di Forza Italia. E’ stato  Presidente della Provincia di Avellino nel 2009, ed oggi è coordinatore FI in Irpinia.

Incrociando i dati, all’ultimo posto c’è Valentina Paris (1981): bassa produttività, 64,7 (573enisma in classifica) e poche presenze, il 56.06%. Ultimamente è stata la prima firmataria di un disegno di legge “in materia di commercio sulle aree pubbliche”. E’ stata responsabile nazionale del Pd con delega agli enti locali e inseguito nominata responsabile nazionale Pd per le attività produttive. Oggi è componente della nuova direzione Pd, vicina alla corrente dei “Giovani Turchi” del presidente pd Matteo Orfini.

Nonostante tutto sarà ricandidata, come tutti gli altri attuali parlamentari irpini, perché in fin dei conti basta tornare a promettere, senza giustificare magari perché nulla è stato risolto.