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Il dato, venuto fuori dall’ultima consultazione elettorale, divide, ancora una volta il Partito Democratico in provincia di Avellino. Il presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio e i consiglieri regionali Maurizio Petracca ed Enzo Alaia, mettono al primo posto la riconferma del governatore Vincenzo De Luca.

Gli esponenti del cosiddetto centrosinistra alternativo, ovvero il sindaco del capoluogo Gianluca Festa, l’ex deputato Angelo Antonio D’Agostino e il dirigente cittadino Livio Petitto insieme al suo riferimento politico Umberto Del Basso De Caro, invece, sarebbero pronti a sacrificare l’esecutivo uscente per salvare la grande coalizione-progressista, ovvero quella capace di mettere insieme Pd, Movimento 5 Stelle e sardine, che in Emilia come in Campania, sarebbe l’unica strada per battere il centrodestra e fermare l’avanzata di Salvini.

Il tempo, intanto, scorre e le spaccature non aiutano un partito, dove al momento è già in corso una guerra fredda tra due aree in ormai perenne contrasto tra loro.  Qualsiasi decisioni arrivi da Roma, quindi, avrà non poche ripercussioni. In caso di riconferma di De Luca, infatti, ci potrebbe essere la fuoriuscita da parte di quel gruppo che non si riconosce nella leadership del governatore. Nel caso contrario, invece, i fedelissimi dell’ex sindaco di Salerno potrebbero disimpegnarsi o avviare un percorso autonomo, che nei fatti porterebbe il centrosinistra verso una sconfitta quasi certa.