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Avellino – La scelta del primo cittadino di Ariano Irpino Enrico Franza di dimettersi e di far arrivare il commissario nella sua comunità, nei fatti, condiziona le prossime elezioni regionali.

Votare in anticipo, ad esempio, potrebbe far cambiare le scelte dell’ex presidente della Provincia Domenico Gambacorta, che per ricandidarsi alla fascia tricolore del Tricolle potrebbe rinunciare alla corsa in Regione. In questo caso, dunque, si libererebbero diversi spazi in casa forzista e ci sarebbero più caselle per i tanti aspiranti azzurri, in primis per l’ex assessore Filomena Gambacorta.

Tale situazione potrebbe essere sfruttata anche dall’ex consigliere regionale Ettore Zecchino, che trovandosi una prateria libera nel centrodestra, potrebbe riprovare la scalata a Palazzo Santa Lucia con la lista “Caldoro presidente”.

Scossoni, però, si potrebbero avere anche nelle altre forze politiche. Il deputato 5 Stelle Generoso Maraia, ad esempio, sarà costretto a pesarsi nella compagine del Movimento con un proprio rappresentante e ciò comporterebbe una diminuzione per gli spazi ufitani. Il parlamentare, infatti, potrebbe sfruttare il voto anticipato nella sua comunità per ricucire i dissapori con alcuni storici attivisti.

A contare le proprie pedine saranno pure Lega e Fratelli d’Italia. Per il Carroccio, sono diverse le ambizioni sul Tricolle: si parte dall’ex assessore provinciale Generoso Cusano sino a Marika Grande, candidata alle scorse regionali tra le file di Forza Italia e adesso neo salviniana. Per il partito della Meloni, invece, avanza l’ipotesi di un testa a testa arianese tra Franco Lo Conte e l’ormai ex consigliere comunale Carmine Ruggiero.

Lo stesso Pd potrebbe rivedere la propria lista. L’unico spazio libero, a queste latitudini, però, è la sola seconda casella rosa, tenendo conto che la prima è riservata al presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio. Nel caso in cui non si dovesse trovare un’unità d’intenti, quindi, potrebbe essere sacrificato addirittura uno tra il consigliere regionale Maurizio Petracca e il riferimento dell’area decariana Livio Petitto.