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“Un’occasione perduta”. Già il titolo scelto dall’Associazione di centrosinsitra Controvento all’Assemblea pubblica in vista delle ormai imminenti elezioni regionali per la Campania, dà la misura del punto di vista dei membri dell’associazione rispetto alle modalità che hanno portato il famigerato campo largo all’intesa sulla candidatura a Governatore di Roberto Fico e l’accordo con il Pd del governatore uscente Vincenzo De Luca. 

Rispetto a mesi fa, oggi si rischia di perdere una spinta innovativa che avevamo riposto in Fico – dice Antonio Gengaro, già candidato sindaco alle ultime amministrative di Avellino- Innanzitutto, il precipitare degli eventi ha messo da parte la questione programmatica: tutto si è ridotto a questa conflittualità perenne con De Luca. Ovviamente, sono questioni che vanno superate. Bisogna tornare nei territori per affermare l’esigenza di una nuova Campania.

Noi siamo tra coloro che sono stati critici nei confronti dell’esperienza De Luca, soprattutto per quanto riguarda l’Irpinia, in alcuni settori come la sanità — basti pensare a ciò che è diventato il pronto soccorso di Ariano — e i trasporti. Un ragazzo che torna da Napoli per rientrare in provincia rimane spesso bloccato all’autostazione. Le occasioni di lavoro, i servizi, la competitività delle aree interne rispetto alle fasce costiere: su tutto questo c’è ancora molto da fare.

L’Irpinia è la provincia nella quale la Regione Campania ha investito di meno in termini di risorse. La provincia di Benevento, forse anche grazie al ruolo giocato da Mastella, in proporzione — pur avendo meno abitanti — ha ricevuto più risorse rispetto ad Avellino”.

E rispetto ad una sua candidatura in prima persona, Gengaro ancora non scioglie le riserve: “Ci sono molte persone che me lo chiedono, soprattutto amici del partito. Ci sto pensando, perché la battaglia è difficile: la vittoria del centrosinistra non è scontata. Tuttavia, ripeto, non era nelle mie corde pensare a un impegno alle regionali. Poi sono stato il candidato di una coalizione e ci sono tanti amici che mi hanno sostenuto e si sono impegnati. Quindi, fino alla fine ci penserò.
Diciamo che, se ci fosse un motivo che mi spinge a valutare la possibilità di farlo, sarebbe quello di dare un contributo al centrosinistra, che in Campania sta affrontando una battaglia difficile, non scontata, e per la quale credo dobbiamo essere tutti motivati.
Ma, se dovessi decidere non con il cuore ma con la testa, direi di no”.

Fortemente critico con le modalità che hanno portato il campo largo ad abdicare all’accordo con De Luca, in particolare parte del Pd, è anche il presidente di Controvento, Generoso Picone “che in tempi non sospetti ha tentato anche di salvare l’esperienza amministrativa di Laura Nargi pur di occupare qualche posto di potere in città. Ebbene quel centrosinistra che faticosamente avevano ricostruito e riunito intorno alla candidatura a sindaco di Tonino Gengaro non c’è più.

Chi oggi ci richiama alla fedeltà al campo largo, dovrebbe ricordare che in questi mesi nessuno ha alzato un dito. Sono mesi che non ci vediamo, che non ragionamo insieme. Si sono interrotte anche le comunicazioni minime e questo, parentesi regionale a parte, crea seri rischi per le prossime comunali. Un minimo margine di risollevarsi rimane, ma non occorre perdere più tempo”.

Critico anche l’ex consigliere comunale Antonio Bellizzi: “Si parla di nomi di qualunque persona e di qualunque coalizione. Questo, però, è l’errore più grande che si possa fare. Il secondo errore è chiaramente quello di discutere dei nomi prima di affrontare i temi.

C’è stata addirittura l’ipotesi che l’ex sindaco Nargi potesse schierarsi a sostegno del candidato del centrosinistra, cosa che a nostro avviso era assolutamente impossibile. Stiamo parlando di una coalizione che è stata fondamentale, cruciale, per determinare la caduta dell’ex sindaco della città di Avellino. Per noi era impensabile che Nargi potesse presentarsi come candidata a sostegno di Roberto Fico.

Ci ritroviamo a ridosso di un appuntamento importante, le regionali, ma non dobbiamo perdere di vista quello che è il focus per la città di Avellino, ovvero le prossime amministrative, che comunque sono alle porte. Dobbiamo guardare al prossimo appuntamento elettorale, ma con uno sguardo d’insieme”.