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Nel Partito Democratico irpino la quiete non arriva mai. Ogni tornata elettorale diventa un banco di prova per alleanze fragili e equilibri che si spezzano al primo soffio. Le regionali del 2025 non fanno eccezione: mentre in Campania il partito cerca di mostrarsi compatto attorno al segretario Piero De Luca, in provincia di Avellino si è già aperto l’ennesimo fronte interno.

L’ultimo episodio riguarda la sostituzione di Antonia Caruso con Laura Cervinaro, attuale vicepresidente della Provincia, nel listino regionale del PD. 

Secondo fonti di partito, la scelta sarebbe maturata  su input del segretario regionale De Luca dopo un confronto diretto con il responsabile nazionale enti locali, Francesco Boccia. 

Dietro questo cambio di rotta si intravede l’ennesimo scontro tra le anime del PD irpino: da un lato i “riformisti” vicini all’area De Luca, dall’altro la componente Schlein, che conferma la scelta della candidatura di Antonio Gengaro, già proposto come candidato sindaco di Avellino alle scorse amministrative. 

È la fotografia di un partito diviso, dove ogni decisione diventa un regolamento di conti e ogni candidatura un test di forza. E mentre a livello regionale si prova a costruire una coalizione ampia per sfidare il centrodestra, in Irpinia il PD rischia di arrivare alle urne ancora una volta spaccato e confuso.

Il cambio Caruso–Cervinaro, dunque, non è solo una sostituzione di nomi. È il simbolo di un partito che non riesce mai a trovare la pace, che rimescola continuamente le carte nel tentativo di tenere insieme pezzi che ormai sembrano muoversi in direzioni diverse.

Una storia già vista, ma che — a giudicare dal clima di queste ore — è tutt’altro che finita.

Ora l’ultima, l’ennesima parola, tocca alla direzione regionale dem che si riunirà in queste ore.