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Questo pomeriggio, presso la sala Grasso di Palazzo Caracciolo, si è tenuta la conferenza stampa del presidente della provincia Rizieri Buonopane e dell’amministratore unico di Irpiniambiente Spa, Claudio Crivaro, per illustrare importanti provvedimenti adottati dalla società per la riduzione dei costi del servizio.

“ Alla luce di una nuova gara che Irpiniambiente ha esperito negli ultimi giorni, si dimezza il costo della frazione dell’umido. Avrà una valenza di due anni e mezzo con la proroga vecchia, ciò significa un taglio del 50% sul costo della frazione umida che ricade a beneficio delle famiglie irpine “ – queste le parole del presidente Buonopane che continua – “ Questo costo prima si aggirava intorno ai 200 euro a tonnellata, oggi andrà intorno ai 100 euro. Se facciamo un calcolo, sono 35 mila le tonnellate trattate in provincia di Avellino, quindi sette milioni circa. Un’ottima notizia aggiunta ad altre, le quali sono legate ad un’attività di gestione molto più attenta e accurata”.

Il presidente chiarisce anche la questione STIR. “ Abbiamo due linee allo STIR, di cui una ferma da un po’ di tempo. Questo ha fatto si che si perdessero delle commesse, ad esempio due milioni di euro che provenivano dalla provincia di Benevento. I lavori si stanno per concludere, speriamo entro Maggio, e ciò porterà ad avere la possibilità di svolgere maggiore attività e produrre reddito per Irpiniambiente “.

Nonostante tutto, dipendenti e sindacati hanno organizzato due scioperi per i giorni 20 e 21 Marzo. “ Sto seguendo la vicenda e mi spiace molto – commenta Buonopane – è sicuramente legittimo da parte dei dipendenti ma, in cuor mio, sento di dire, in totale onestà, che non hanno nulla da temere. Il loro posto di lavoro è tutelato e, mi auguro, che possa continuare una gestione pubblica che li faccia dormire sogni tranquilli “.

Sulla parte tecnica è l’amministratore unico di Irpiniambiente, Claudio Crivaro, a chiarire alcuni punti.  “ Tutti i rifiuti rappresentano una materia secondaria – spiega –  ma in realtà è primaria, e come tale va considerata sul mercato. Questa riduzione di costo è importantissima, perché è l’unico vero strumento attraverso il quale si può arrivare a ridurre la tariffa della TARI. Purtroppo sulle altri voci che incidono sulla raccolta dei rifiuti gli spazi di manovra sono limitatissimi, perché è un servizio che richiede un grosso impiego di manodopera e, sul costo del lavoro, non si può assolutamente intervenire, come la sicurezza e il carburante “.

“ Considerando che questa fase è cominciata a fine dicembre – conclude Crivaro –  ora stiamo andando in pubblica azione con le procedure di evidenza pubblica per le altre frazioni. Sicuramente la massimizzazione della riduzione della TARI  si potrà vedere dal 2024 in poi “.