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Avellino – L’Irpinia si distingue, ancora una volta, per gli scarti illegali. In Bulgaria ritrovati 25 container provenienti dalla provincia di Avellino. I rifiuti, partiti dal porto di Salerno e prodotti da un’azienda irpina, sarebbero stati inviati nel paese dell’est Europa per essere smaltiti a costi inferiori rispetto a quelli italiani.

Le aree interne della Campania, quindi, svolgono un ruolo da protagonista nella grave vicenda di cronaca che ha portato all’arresto del ministro all’ambiente bulgaro Dimov. Il nostro territorio, pertanto, va alla ribalta dei media slavi, considerando che viene più volte citato dai principali organi di informazione locali. I media bulgari, raccontando il caso di Vorna, nei loro reportage, non hanno rinunciato a mettere in rilievo l’immondizia arrivata dal Mezzogiorno.

Nei container, che avrebbero dovuto contenere solo plastica e gonna, sarebbero state trovata una quantità importante di scarti industriali nocivi per la salute e difficili da smaltire.

Il ritrovamento, però, non sarebbe un caso isolato. L’indagine della Procura bulgara, infatti, avrebbe individuato diversi collegamenti tra alcune ditte dell’entroterra appennino e nuove forme di malavita presenti sulle coste del Mar Nero. (immagine di repertorio)