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A poche ore dai fuochi incrociati a distanza tra l’ex sindaco Gianluca Festa ( LEGGI QUI) e l’attuale fascia tricolore Laura Nargi ( LEGGI QUI) su una questione di forza tutta interna alla maggioranza, i riferimenti del centrosinistra cittadina in conferenza stampa per la presentazione della campagna dei referendum di giugno, fanno sapere che non “gli atti politici si mettono in atto e non si annunciano solo, forse sempre per il gioco tutto interno tra i due sindaci”, dice il consigliere comunale Luca Cipriano.

Azzerare la giunta sarebbe il minimo. Ma è solo una farsa”, aggiunge dicedosi indisponibile insieme a tutta la coalizione del centrosinistra ad una eventuale “maggioranza di salute pubblica”, di cui pure si vocifera in queste ore.  “Noi rimaniamo all’opposizione. E’ un problema della sindaca. Anche quanto a un eventuale appoggio esterno: allo stato attuale, non lo vediamo praticabile.

Siamo dinanzi ad una telenovela ridicola, a cui ormai nessuno crede più. Nemmeno la stessa sindaca. Le dimissioni o l’azzeramento della giunta non si raccontano, non si anticipano: si compiono. L’azzeramento della giunta rappresenterebbe comunque un atto di dignità politica e personale, che Laura Nargi potrebbe compiere per riaffermare la propria autonomia e indipendenza. Non è accettabile che un sindaco assista inerte alla partecipazione della maggior parte dei suoi assessori – persone nominate per fiducia – a una conferenza stampa promossa da un suo sostanziale oppositore”.

A rincarare la dose anche il Segretario del Pd, Nello Pizza: “Quello che sta accadendo al Comune di Avellino è davvero difficile da comprendere, e ancora più arduo da commentare. Ogni giorno c’è una novità che supera la precedente per assurdità: una vera e propria commedia dell’assurdo, a cui è difficile dare una spiegazione razionale.
Questa amministrazione ha dimostrato limiti operativi evidenti, e sarebbe opportuno porre fine a questa esperienza. Lo abbiamo affermato in diverse occasioni e lo ribadiamo: per noi, la soluzione migliore sarebbe tornare al voto e restituire alla città un’amministrazione forte, capace, e soprattutto in grado di rispondere alle emergenze, che sono ormai sotto gli occhi di tutti”.

Durissimo il candidato sindaco del campo largo, Tonino Gengaro: “Sembra la storia dei “ladri di Pisa”, la mattina fanno finta di litigare e poi la notte vanno a rubare insieme. Io non credo né a Festa nè a Nargi. È una vicenda squallida di spartizione. Esistono istituzioni così civili come le elezioni. Come ridare la parola ai cittadini, se si è incapaci di governare si va a casa” ribadisce a chi gli domanda un eventuale sostegno al Sindaco Nargi per un Governo di salute pubblica in caso reale di azzeramento della giunta.