Restano ancora avvolte nel mistero le circostanze che hanno portato alla morte di Giuseppe Scotto, l’uomo di 68 anni scomparso lo scorso 22 agosto e ritrovato senza vita nella giornata di ieri, mercoledì 1 ottobre, in un pozzo a pochi metri dall’abitazione della figlia, in contrada Ruggiano a Sant’Angelo dei Lombardi.
Il corpo è stato recuperato dai Vigili del Fuoco dopo oltre un mese di ricerche poi sospese, ma al momento non vi sono certezze sulle dinamiche che hanno portato al decesso.
Per questo sarà l’autopsia, disposta dalla Procura di Avellino, a chiarire le reali cause della morte. Solo gli accertamenti medico-legali potranno stabilire se si sia trattato di un tragico incidente, di un gesto volontario o se, invece, dietro il ritrovamento possano celarsi responsabilità di terzi.
Nessuna pista, dunque, viene esclusa dagli inquirenti: dall’ipotesi di suicidio fino a quella dell’omicidio. Nel frattempo, la comunità resta scossa da una vicenda che ha tenuto col fiato sospeso familiari e conoscenti per settimane.
Le prossime ore saranno decisive: gli esiti dell’esame autoptico forniranno gli elementi necessari per delineare con maggiore chiarezza quanto accaduto.