Sarà al pubblico sabato prossimo, 16 agosto, dopo due anni di lavoro, il nuovo museo multimediale di Chiusano di San Domenico (Av), dedicato a Guglielmo da Vercelli –santo patrono d’Irpinia- e al ‘cammino’ che porta il suo nome. L’appuntamento è alle ore 18 nel Palazzo De Francesco, nel centro storico di Chiusano, dove l’intera ala confinante con gli antichi orti è stata allestita e attrezzata grazie ai fondi del Ministero della Cultura attraverso il Pnrr Attrattività dei Borghi, linea ‘B’.
Tra i beni storici e architettonici di Chiusano -miracolosamente sopravvissuti al terremoto del 1980 e alla insipienza ricostruttiva degli anni ’90- vi è un piccolo edificio in muratura antica, chiamato Santa Maria della Valle e detto anche Eremo di S. Guglielmo. E’ un luogo immerso nel verde di un fitto bosco di castagni che dal Calvarosa sale fino al monte Tuoro; vi scorre a lato un torrente alimentato dalle sorgive della ‘Pila’ e di ‘Sant’Agata’ che da oltre 1.000 metri di altitudine portano acque a valle, fino alla correlata Fontana Vecchia. La costruzione, per quel che ne rimane, è attualmente formata da una torre absidale -forse un battistero, data la copiosità delle adiacenti acque- collegata ad un’aula rettangolare a cielo aperto, priva quindi delle falde di copertura e per lungo tempo adibita a luogo di sepoltura.
Nel XII secolo, l’epoca di Guglielmo da Vercelli, questo luogo (eremo, chiesa, grancia) si ipotizza fosse abitato da una piccola comunità di monaci che dipendeva dal monastero di San Guglielmo al Goleto così come riportato in un documento dell’archivio di Montevergine (al n°5023) e confermato negli scritti dello studioso Giuseppe Muollo che ha curato anche i restauri delle opere artistiche -intorno al 1990- per conto della Soprintendenza. Questa testimonianza storica riveste particolare importanza per la memoria dei chiusanesi
. Nel 2023, il sindaco De Angelis, in aggregazione col sindaco Marciano di Ospedaletto d’Alpinolo, ha candidato la valorizzazione ‘digitale’ di questo luogo legandolo al Cammino di Guglielmo che si è man mano strutturato e si sta sviluppando lungo 320 km passanti in 33 comuni, grazie proprio a questo incipit. Il nuovo museo contiene una ‘biblioteca digitale’ che permette la ricostruzione di una serie di memorie della comunità di Chiusano (foto e pubblicazioni) nonché la documentazione del cammino (fisico e spirituale) intrapreso da Guglielmo da Montevergine al Laceno, al monte Cognato, a Melfi, a Pierno e a Barletta per poi fondare il doppio monastero del Goleto. Il tema del santo e del suo cammino sono stati sviluppati in una serie di innovative attrezzature audiovisive e immersive che si rivolgono a diverse fasce di età. Vi è, ad esempio, un avatar del giovane pellegrino Guglielmo che a 14 anni si mette in cammino fino a raggiungere Santiago De Compostela, in Galizia; grazie al supporto dell’intelligenza artificiale, l’avatar può dialogare con i giovani utenti; basta porre una domanda per avere una pertinente risposta. Un altro angolo è destinato a 7 oggetti narranti; si sceglie uno dei simboli (ad esempio il lupo), lo si sfiora e sullo schermo appaiono immagini e video che narrano il più iconico miracolo compiuto da Guglielmo… La sala centrale, dotata di multi-proiezione su 4 pareti, ci fa immergere nell’epoca dei pellegrinaggi medioevali, cammineremo tra le vicende dell’epoca lungo la Francigena e l’Appia col tentativo di giungere al Santo Sepolcro di Gerusalemme… Nella sala dei visori Oculus si può camminare nell’Eremo ricostruito così come poteva presentarsi in una delle tante epoche storiche a cui è sopravvissuto; la ricostruzione archeo-astronomica, magistralmente elaborata dall’arch. De Rosa ci permette di leggere l’antico affresco della madonna nel raggio di luce solare che lo illumina in particolari giorni e ore dell’anno.
Tra i pannelli illustrativi che corredano il museo vi è una ‘timeline’ che parallelizza la vita del santo Guglielmo alle vicende della sua epoca nonché un pannello dedicato ai luoghi d’arte e di sosta attraversati tra Campania, Basilicata e Puglia lungo il Cammino di Guglielmo. Al nuovo Museo hanno lavorato, oltre l’impresa edile Teodoro Caporale di San Mango, l’azienda Visivalab di Barcellona che ha curato gli allestimenti esperienziali digitali, Azzurra-Print di Nusco per i pannelli didattici e illustrativi, Marciano & partners di Mercogliano per quanto concerne il progetto grafico e di comunicazione, Sandro De Rosa per la ipotesi di ricostruzione archeo-astronomica del modello tridimensionale dell’antico eremo, General Service di Trevico per l’evento nell’ambito del Forum 3 dei cammini storico-religiosi. La ricerca dei contenuti storici, geografici, bibliografici e iconografici -che sono stati poi elaborati e digitalizzati dalla Visivalab- è stata curata da Ruralis srl e Verderosa studio che hanno diretto anche l’esecuzione delle opere. All’evento di apertura del nuovo museo, alle ore 18 interverranno: -Carmine De Angelis, Sindaco di Chiusano, -Riccardo Auci, CEO Visivalab azienda realizzatrice del Museo digitale, -Sandro De Rosa, autore della ricostruzione 3D-virtual dell’Eremo, -Mario Marciano, coordinatore comunicazione Cammino di Guglielmo,- Angelo Verderosa, co-progettista e co-DEC del nuovo Museo in associazione con Ruralis srl, -Enrico Picardi, presidente della Proloco di Chiusano e -Gerardo De Angelis, presidente del Forum Giovani a cui è deputata la gestione e manutenzione del nuovo Museo. Alle 20 prenderà il via una camminata da Palazzo De Francesco all’Eremo di Santa Maria della Valle e alle 20,30 seguirà il ‘Concerto Eremo Classico’ con i maestri A. Loffredo, G. Ottaiano, G.P. Ottaiano e Y. Moriyama. Contestualmente si aprirà al pubblico l’esposizione di quadri e opere di Piero De Napoli e Armando Stabiano. La comunità di Chiusano attende con trepidazione questo appuntamento, nuovo concreto segnale del buon operare amministrativo dopo un lungo anno in cui tutto è rimasto fermo