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Una lettera indirizzata al deputato Francesco Emilio Borrelli denuncia la presenza di ospiti controversi e chiede maggiore impegno per costruire un futuro sano e libero da compromessi con la criminalità. Santa Lucia di Serino non fa eccezione a ciò che purtroppo accade in diverse realtà campane: serate, ospiti ed esibizioni che rievocano simboli e personaggi della cosiddetta malanapoli. Eventi che finiscono per diventare modelli negativi, capaci di influenzare soprattutto i più giovani, mentre il territorio resta spesso in silenzio. Un cittadino ha deciso di rompere questo silenzio e di scrivere all’onorevole Francesco Emilio Borrelli, esprimendo solidarietà al deputato ma anche preoccupazione per una comunità che, troppo spesso, sembra tollerare compromessi e derive culturali. “Il sassolino – scrive – un giorno diventerà valanga”.

Di seguito, la lettera integrale:

Onorevole, desidero innanzitutto ringraziarla per l’impegno costante che dedica non solo a Napoli, ma a tutta la Campania. Le scrivo per esprimerle la mia piena solidarietà nelle battaglie che conduce ogni giorno, ma anche il mio profondo rammarico di fronte a episodi che continuano a ferire il nostro territorio.

In particolare, mi riferisco alla presenza di ospiti come Very e Sasy nel comune di Santa Lucia di Serino, realtà a lei purtroppo già nota. Da semplice cittadino mi domando come sia possibile che le istituzioni consentano e talvolta persino favoriscano esibizioni di figure legate alla cosiddetta malanapoli. Perché in Campania fatichiamo ancora a sviluppare un autentico senso civico, così radicato invece in altre regioni? Perché continuiamo a tollerare modelli negativi, capaci solo di influenzare i giovani in direzioni sbagliate, anziché offrire esempi di legalità e riscatto?

Se vorrà, la prego di condividere queste riflessioni in forma anonima. Il mio desiderio, come quello di tanti ragazzi, è poter immaginare un’Italia e una Campania capaci di costruire un futuro sano, libero da compromessi con la criminalità. Grazie ancora per il suo operato. Sono certo che il sassolino, un giorno, diventerà davvero una valanga”.