- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Avellino – “Il mio destino è nelle mani della società. Io non mi dimetto”. E’ il sunto del post gara del tecnico della Sidigas Scandone Avellino, Nenad Vucinic, dopo l’ennesima sconfitta. La truppa irpina dopo aver dominato i primi due quarti contro l’Alma Trieste. Ad oggi non serve nemmeno più l’alibi degli infortunati. Avellino può contare su una panchina profonda al punto tale di tener fuori per due gare Ojars Silins. La lezione è arrivata dalla compagine biancorossa in piena emergenza societaria, ma soprattutto orfana di Hrvoje Peric. L’assenza dell’ex Venezia è stata compensata dalle prestazioni di Zoran Dragić e Matteo Da Ros.

Nelle ultime uscite Avellino ha collezionato tre sconfitte su tre. Risultati che mettono a rischio la qualificazione ai playoff. Da qui alla fine del campionato i lupi dovranno affrontare Sassari, Torino, Milano, Brindisi e Pistoia. Cinque gare ricche di insidie soprattutto con formazione in piena lotta per non retrocedere. Serve l’inversione di marcia altrimenti la stagione 2018/2019 verrà etichettata come un vero fallimento. 

Vucinic sulla graticola. Al termine della partita i tifosi hanno avuto un lungo confronto con il patron Gianandrea De Cesare nel ventre del Pala Del Mauro. Dialogo serrato tra le parti di cui non si conoscono dettagli o spifferi. La situazione del tecnico di Belgrado oggi resta in dubbio. A meno cinque giornata dalla fine la società potrebbe adottare la situazione ad interim con la promozione da head coach di Massimo Maffezzoli. Il pubblico dopo la gara ha “licenziato” il tecnico a suon di fischi e contestazione. Nelle prossime ore se ne saprà di più. All’orizzonte c’è la sfida contro Sassari in rampa di lancio dopo la vittoria contro Milano nel weekend.