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Avellino – L’Amministrazione comunale ha predisposto nuove misure per contrastare il rischio di incendi boschivi e contro l’inquinamento atmosferico in città. Dal prossimo 15 luglio e fino al 15 ottobre scatterà la nuova ordinanza che prevede, in caso di procurato incendio, sanzioni amministrative per i trasgressori non inferiori a 1.032,00 euro e non superiori a 10.328,00. Si potrebbe arrivare anche alla denuncia all’ Autorità giudiziaria qualora ne ricorrano le condizioni.

Il provvedimento entrerà in vigore da sabato prossimo ma i caschi bianchi del Comando provinciale hanno già attivato un servizio di controllo rigoroso e   continuo. Nello specifico l’ordinanza, predisposta dal sindaco Paolo Foti di concerto con il comandante provinciale della Polizia municipale Michele Arvonio, si riferisce a tutte le zone boschive, ai terreni agricoli, a pascoli, o incolti e alle aree pubbliche e private limitrofe dove è vietata l’accensione di materiali di qualsiasi natura e tipologia. Stesso divieto di abbruciamento di stoppie, materiale erbaceo, sterpaglie e di qualsiasi altro residuo vegetale di lavorazione.

Divieto assoluto di accensione di fuochi per qualsiasi finalità, di utilizzare apparecchi a fiamma, e di fuochi di artificio se non nelle aree appositamente individuate ed in caso di zone diverse ci si dovrà munire delle   preventive autorizzazioni. Per i proprietari o conduttori di aree verdi o agricole, o per chi possiede strutture commerciali, artigianali e turistiche c’è l’obbligo di effettuare i relativi interventi di pulizia a proprie spese con l’obiettivo di rimuovere materiale che può rappresentare pericolo. Di fatto i proprietari dovranno provvedere alla rimozione di sterpaglie e cespugli, al taglio delle siepi vive e di quella vegetazione che va oltre i cigli della strada.

L’ordinanza sindacale si è resa urgente e fondamentale in questa fase particolare dell’anno anche per fronteggiare il pericolo di inquinamento atmosferico visto che  ad Avellino la centralina ubicata nei pressi della scuola Alighieri ha già fatto registrare 11 sforamenti del limite previsto per il PM10. Nell’anno sono previsti al massimo 35 superamenti. Lo riferisce il prospetto sulla qualità dell’aria ambiente del centro di monitoraggio dell’ARPA Campania. E dall’ultimo rapporto sulla qualità dell’Ambiente, curato dal Ministero, viene evidenziato, a seguito di numerosi studi, che l’aumento delle concentrazioni di diversi inquinanti tra cui PM10 e PM2,5 sia imputabile alla combustione di biomasse legnose anche nei centri urbani.

Ecco perché si è reso urgente e necessario assumere interventi di prevenzione a tutela della salute della cittadinanza e a tutela dell’ambiente.  Con l’ordinanza si è attivata anche una azione preventiva dal momento che ci sono categorie di persone a rischio che comprendono le donne gravide, i bambini, gli anziani, i cardiopatici e persone con  patologie respiratorie.

 Le altre sanzioni previste per il mancato taglio di erba e arbusti sulle aree di proprietà privata adiacenti a fronti stradali di passaggio pubblico saranno stabilite in base all’art., 29 del vigente Codice della strada. Mentre per inosservanza di tutte le altre disposizioni contemplate nell’ordinanza le multe andranno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro.