Tempo di lettura: 3 minuti

“Settembre, se fosse un momento,/ sarebbe le sei del mattino/ perché custodisce un intento,/ ha l’animo ancora bambino,/ e se fosse un pasto, di certo,/ sarebbe la mia colazione”. Questi versi di Eleonora Orsi, docente, da quando mi sono stati consegnati, all’inizio del mese, hanno preso il posto di “Settembre. Andiamo, è tempo di migrare” di D’Annunzio imparati sui banchi di scuola, versi dolenti, pieni di nostalgia, che descrivono l’inizio della transumanza “in terra d’Abruzzo”.

Non so quanto il poeta manierista avesse veramente desiderio di tornare e accompagnare i pastori che “lascian gli stazzi e vanno verso il mare”, in me, invece, nasce una voglia incontenibile di scendere domani per le strade e sorridere ai bambini che tornano a scuola coi zaini colorati incollati alle spalle (dei genitori!) o incoraggiare gli adolescenti che, dinoccolati, muovono pigri verso i plessi scolastici.

La poesia di Eleonora Orsi è spumeggiante, racconta la gioia di tornare a scuola, la consapevolezza che, se inizia un nuovo anno scolastico, possiamo ancora sperare nella terra, nel mondo, nella pace: “Che razza di giorno ci attende?/ Settembre e le sue aspettative./ Un popolo che non si arrende./ Settembre è la strofa iniziale,/ l’attacco, l’esordio, la nota,/ lo sparo, la marcia nuziale.”

Nel silenzio assordante delle diplomazie che lasciano esplodere droni mortali che distruggono vite e paesi, la Scuola torna a sillabare le parole, a dare valore al parlarsi tra persone, tra popoli, tra generazioni, tra secoli diversi. “Un popolo che non si arrende” è l’esercito di alunni, insegnanti, docenti, genitori e istituzioni che non restano impietriti dalla barbarie, ma tornano a parlare dell’uomo, delle stelle, dei sogni, della pace, della possibile convivenza tra diversità che si danno la mano. Un popolo che riapre la Scuola crede nella cultura, nella civiltà, nel futuro della terra, pone un gesto rivoluzionario. Se avessi accesso al bilancio dello Stato raddoppierei lo stipendio di maestre e docenti perché nel loro servizio di inculturazione e di traduzione rendono un grande servizio all’umanità oggi poco riconosciuto. Salutiamo tutti l’albeggiare di Settembre, celebriamo questo nuovo inizio, l’aprirsi delle aule, dei cuori, delle intelligenze dei nostri giovani: se riapre la

Scuola c’è ancora speranza! Il prossimo 4 Ottobre l’Ufficio di Pastorale Scolastica organizza in città il GIUBILEO del MONDO della Scuola: sono convocati gli Stati Generali, sfilerà per la città il popolo di quanti frequentano, lavorano ed hanno a cuore il futuro dell’umanità che vede nelle classi, nei corridoi, nelle lavagne interattive, nei libri, sui banchi, il grande laboratorio del futuro. Buon Anno a docenti ed alunni, a genitori e dirigenti, a piccoli e grandi! La Scuola è uno spazio sacro che riapre a Settembre. Lascio alla poetessa E. Orsi la chiusa di questo messaggio con gli ultimi versi della sua poesia.

“Non c’è cuore che non si scuota. Il buio che c’era c’è ancora, però non detiene il controllo: siam fatti per altro. L’aurora. Lo schiudersi. L’alba. Il decollo.”

Benedico il decollo di questo Anno Scolastico come benedirei il pane che incontra la fame.

+ Arturo Aiello
Avellino, 14 Settembre 2025