Tempo di lettura: 2 minuti

Finanzieri del Comando Provinciale di Avellino hanno denunciato un soggetto per indebita percezione dell’indennità di accompagnamento, eseguendo un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Avellino. Il provvedimento ha disposto il blocco del sussidio e delle somme indebitamente percepite, per un importo complessivo pari a 13.850,50 euro.

Gli accertamenti condotti dal nucleo mobile del Gruppo di Avellino hanno permesso di appurare, allo stato attuale delle indagini, che il soggetto beneficiava della provvidenza pubblica riconosciutagli a seguito di una visita medica con decorrenza dall’anno 2023. In quell’occasione, gli era stata riconosciuta un’invalidità totale (100%), con conseguente diritto all’indennità di accompagnamento, in quanto giudicato invalido ultrasessantacinquenne con necessità di assistenza continua e non in grado di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita.

Il soggetto era stato inoltre riconosciuto portatore di handicap in situazione di gravità, ai sensi della legge n. 104 del 1992, a causa di un’accertata riduzione dell’autonomia personale correlata all’età, tale da rendere necessaria un’assistenza permanente.

L’esecuzione di mirate attività di osservazione e pedinamento ha consentito ai finanzieri del Gruppo di Avellino di verificare la reale condizione fisica dell’individuo. Quanto emerso contrasterebbe nettamente con i requisiti previsti per beneficiare della prestazione assistenziale concessa dall’ente previdenziale.

Gli investigatori hanno infatti rilevato che il soggetto si muoveva in modo agile e autonomo, era in grado di camminare senza difficoltà, di guidare l’automobile – da cui scendeva con disinvoltura – e di recarsi a fare la spesa, caricandola addirittura sul proprio veicolo, che guidava con regolarità.
Le indagini proseguono sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria.