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Avellino – A meno di tre giorni dal ballottaggio, Carlo Sibilia, sottosegretario al ministero dell’Interno suona la carica a Borgo Ferrovia. Al suo fianco altri sottosegretari che hanno voluto dare manforte al candidato del Movimento Cinque Stelle, Vincenzo Ciampi. “Nessuno di noi presenti ha ricevuto un favore in passato – ammette Sibilia – Di fronte a noi solo persone libere che hanno deciso di essere qui con il M5S e sognare. Al di là di ogni risultato del ballottaggio, Borgo Ferrovia, avrà un consigliere eletto”. “Eravamo qui quando abbiamo ricevuto il 3% – rincara – E siamo tutt’ora presenti ad ascoltare i cittadini“.

Sibilia punta il dito contro il Partito Democratico: “E’ finito il tempo di bussare alle porte di una segreteria di un partito politico per ottenere un lavoro – spiega – Il clientelismo o il poltronismo smetterà dal momento in cui il 24 giugno vincerà il M5S. L’alternativa a noi sono altri cinque anni di oppressione, clientele e incompetenza di chi avrebbe dovuto gestire poche cose. Avellino non è la ‘Grande Mela’, ma negli anni passati sono arrivati fiumi di denaro e sono finiti nelle tasche di qualcuno che oggi ci sfida al ballottaggio. Non dobbiamo cadere nell’errore di dire quello è “no bravo vaglione, ha una bella faccia“. Nella nostra lista ci sono persone vere, mentre, in altre solo dinosauri. Con l’elezioni di Ciampi possiamo riscrivere la storia di Avellino, ma soprattutto della Campania. Abbiamo l’opportunità di passare dalla Prima alla Terza Repubblica”. “Io non voglio più un Comune che finanzia l’Aias, invece, lucra sulla pelle delle persone disabili. Chi fa ciò merita la galera“.

In questi giorni – incalza SibiliaSi è parlato di ingovernabilità, ma i funzionari del Ministero dell’Interno mi hanno rassicurato che ci sono decine di casi del genere, con una maggioranza di consiglieri eletti e un sindaco diverso vincente al ballottaggio. La verità è che temono che con la nostra vittoria si possa scoperchiare il vaso di Pandora. C’è solo da decidere: è il momento di scegliere da che parte stare“.