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Avellino – Archiviata la pratica Zielona Gora, è tempo per i lupi di concentrarsi sul campionato. Comincia con l’anticipo di domani, sabato 20 gennaio, il girone di ritorno dei biancoverdi, che sfideranno sul parquet del Pala Bigi la Grissin Bon Reggio Emilia. Alla vigilia del match contro gli uomini di Menetti, Stefano Sacripanti, ha suonato la carica.

Le prime giornate del girone di ritorno saranno particolarmente impegnative – commenta Sacripanti – Domani sera torneremo su un campo che per noi è ormai familiare ed affronteremo una squadra che viene da un’ottima vittoria in Coppa contro Kazan: la sfida tra Reggio Emilia e Avellino è sempre particolare e stimolante e questa volta ci arriveremo da primi in classifica, consapevoli del fatto che ora tutte le squadre sono incoraggiate a dare sempre qualcosa in più per giocare contro di noi e batterci. La Grissin Bon ha preso un nuovo playmaker, Chris Wright, e ha aggiunto White nello spot di 4, che nell’ultima partita ha giocato benissimo; inoltre hanno Julian Wright, che potrà giocare sia da 4 che da 5, e questa sarà per loro un’arma tattica importantissima, a cui dovremo fare attenzione”.

“Sarà una gara aperta a qualsiasi risultato, è impossibile fare previsioni: le due squadre hanno fatto enormi passi avanti nel gioco dall’inizio del campionato – analizza il tecnico – Noi siamo al completo ma non abbiamo avuto molto tempo per preparare la partita: speriamo di andare a disputare una bella gara dal punto di vista qualitativo, a prescindere dal risultato. Scrubb ha subìto un piccolo colpo al piede: la situazione non dovrebbe essere preoccupante ma la monitoreremo”.

“Il girone di andata? 12 vittorie su 15 partite totali rappresentano per noi un risultato fantastico, fuori da ogni aspettativa. Mai come quest’anno nel campionato italiano possiamo osservare un livellamento verso l’alto – ammette – Ci sono due squadre con una struttura superiore a quella di tutte le altre: una è Milano, dal punto di vista qualitativo, l’altra è Venezia, soprattutto dal punto di vista strutturale, che ha dei giocatori che ammiro molto. Ma non sono le uniche, ci sono molte altre squadre che sono veramente forti, a prescindere dalla loro qualificazione o meno alla Final Eight: Trento, Sassari, la stessa Reggio Emilia o Torino, solo per citarne alcune. Il campionato italiano quest’anno è avvincente, molto competitivo ma soprattutto è ancora aperto”