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Avellino – I passaggi di sempre quelli che sta consumando il Sindaco Paolo Foti. Dall’annuncio delle dimissioni al congelamento delle stesse, al confronto con la maggioranza che resta e fino al chiarimento con la città che avverrà nella seduta di consiglio comunale fissata per lunedì, 17 luglio alle ore 17.30.

Il primo cittadino di Avellino ha voluto incontrare la parte di maggioranza che in qualche modo gli ha nuovamente espresso la sua solidarietà. Nove in tutto i consiglieri presenti ed erano per lo più i consiglieri del Pd mentre per gli alleati si è fatta notare la partecipazione del consigliere Nicola Poppa. C’era però la giunta al gran completo più attiva che mai visti i tanti progetti e le tante azioni che presumibilmente vorrebbe portare a termine.

Il sindaco Foti ha voluto spiegare il gesto di annunciare le dimissioni, il terzo o il quarto in quattro anni di mandato, riconducendolo ad un momento di stanchezza personale e alla situazione davvero desolante che si è creata in consiglio comunale. Ma il primo cittadino si è rimesso in corsa ed ha annunciato che, copione già visto anche questo, sarà il Consiglio comunale le sede deputate per parlare alla città, per spiegare e probabilmente per rilanciare il proprio impegno.

L’Assise tornerà in aula lunedì pomeriggio in seconda convocazione che vuol dire un numero inferiore di consiglieri, giusto quelli necessari a far dichiarare valida la seduta. Ma è alla città che Foti vuole parlare e quindi poco importa quanti saranno i consiglieri in aula.

 Più preoccupato dei numeri è invece il capogruppo della maggioranza Geppino Giacobbe per il quale sul consuntivo se la presenza dei consiglieri dovesse arrivare a 14 rappresentanti sarebbe già una vittoria. Un momento di straordinario impegno per Giacobbe che più volte aveva pensato di lasciare il ruolo di capogruppo. Ma sempre nel faccia a faccia tra sindaco e maggioranza si è trovata una nuova strada per assicurare il prosieguo dell’attività amministrativa fino alla fine del mandato(giugno 2018). Da oggi il capogruppo è supportato da ben tre consiglieri: Ida Grella e Enza Ambrosone che hanno ricoperto il ruolo di capogruppo prima di lui, Salvatore Cucciniello che ha ricoperto il ruolo di vice capogruppo.

 La verità è che ognuno di loro è espressione di una “sensibilità” del Pd. Ida Grella é riconducibile all’ex senatore Enzo De Luca, Enza Ambrosone è vicina al sottosegretario Umberto Del Basso De Caro mentre Salvatore Cucciniello fa riferimento al presidente del consiglio regionale Rosetta D’Amelio. In questo modo gli equilibri potrebbero essere mantenuti più facilmente e l’azione amministrativa potrebbe procedere speditamente.