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Avellino – E’ stato il giorno del passaggio di consegne tra Nadia Arace e Amalio Santoro. Nella mattinata si è svolta la prima conferenza del candidato sindaco di Avellino scelto da Sinistra Italiana e Rifondazione comunista. “La mia presenza è per consegnare quel patrimonio di battaglie ed istanze che hanno segnato il cammino del gruppo consiliare – ammette Arace – Un patrimonio che ampliato nel percorso di Amalio Santoro. Il suo profilo è la sintesi perfetta per un fronte di forze democratiche unitesi a valle di un percorso trasparente. Avellino soffre il predissesto – continua – E tutto ciò non può essere che consegnato ad un Centrosinistra formato dalle migliori energie”.

“Vogliamo offrire uno spazio di aria pura ad una città in piena difficoltà – ammette Santoro – Siamo chiamati a costruire na prospettiva politica in questo momento delicato. Avellino soffre il gigantismo degli anni ottanta – continua – Noi vogliamo ripartire da qualcosa di reale, ma soprattutto concreto per il bene di tutti. Sarà nostro compito offrire ai giovani un dibattito vero. Davanti a a noi c’è uno schieramento trasversale segnato da interessi inconfessabili. Noi siamo la vera alternativa – continua – Starà a noi liberare la città da un passato pesante”.

Inevitabile il passaggio sulla situazione caotica in casa Partito Democratico: “Ho avuto modo di leggere le parole di Nicola Zingaretti – continua – A par mio danno ragione  al percorso che abbiamo voluto intraprendere. Non ci voleva molto a capire che bisognava percorrere una strada differente”.